Il capo dello Stato conferma l’intenzione di lasciare il Colle. Il premier Renzi assicura: "Non avremo problemi con la sua sostituzione, il Parlamento ha imparato la lezione del 2013". Ma Grillo torna ad attaccare: "Non deve dimettersi ma costituirsi"
Renzi: "Successore nei tempi stabiliti" - Da lontano, impegnato in un vertice dell'Unione Europea, il premier Matteo Renzi ha dichiarato che il Parlamento eleggerà il successore di Giorgio Napolitano al Quirinale "nei tempi stabiliti" (VIDEO). "L'Italia, quando dovrà fare i conti con la sostituzione del presidente della Repubblica, non avrà alcun tipo di problema, perché credo che il Parlamento abbia imparato la lezione dell'aprile del 2013". Il riferimento è ai franchi tiratori che non permisero l'elezione di Romano Prodi al Colle. Professore che proprio nei giorni scorsi è stato protagonista di un faccia a faccia con il presidente del Consiglio.
Grillo: "Colpa di Napolitano se M5S non governa" - "Napolitano non si dovrebbe dimettere ma si dovrebbe costituire", ha detto invece Beppe Grillo che tra le accuse mosse al Capo dello Stato annovera quella di "aver firmato qualsiasi cosa". "Il Movimento è l'interpretazione della vita tra 20 anni, stiamo dentro una struttura dei partiti dove ci hanno messo in un angolo, si sono alleati grazie al Presidente della Repubblica. Dovevamo governare noi che avevamo preso il 25%, perché non ci hanno dato l'incarico?", ha aggiunto Grillo durante la presentazione della campagna e del referendum "Fuori dall'euro".
Ufficiale! Porteremo in Parlamento la legge per indire il referendum #fuoridalleuro! Leghisti, studiate e imparate pic.twitter.com/xfmK4Ocgy6
— Beppe Grillo (@beppe_grillo) 18 Dicembre 2014