Soldi e partiti: la Cover Story di Sky TG24

Politica

Nel 2017 spariranno del tutto i rimborsi elettorali, ma i tagli sono già iniziati. Così, prendono vita forme nuove di raccolta fondi e contenimento dei costi. L'inchiesta del canale all news sulla rivoluzione lenta del finanziamento della politica. VIDEO

È una rivoluzione lenta, ma pur sempre una rivoluzione. Perché da qui al 2017 spariranno completamente i rimborsi elettorali per i partiti, ma i tagli sono già iniziati. Così le forze politiche si trovano di fronte alla necessità di ridurre drasticamente i propri apparati e di trovare forme alternative di finanziamento privato, secondo un modello simile agli Stati Uniti. Ma con la difficoltà di convincere i cittadini a donare soldi in tempi di antipolitica e con il rischio di diventare ostaggio delle lobbies.

Così, mentre partono le prime lettere di licenziamento (e gli esuberi vengono scaricati sulla collettività attraverso la cassa integrazione) si diffondono anche in Italia le prime "cene di partito" per raccogliere fondi. Eppure c'è chi ha deciso fin da subito di fare politica senza denaro pubblico. È il Movimento cinque stelle, che va avanti tra micro donazioni e contenimento dei costi nei gruppi parlamentari. Mentre i proventi del blog - scopriremo quali - restano in mano a Casaleggio.

Soldi alla politica, al via modello donazioni volontarie


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