Riforme, Renzi: "Basta rinvii". Forza Italia: "No a diktat"

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Il premier apre ai piccoli partiti sui ritocchi all'Italicum, prima di dire: "Ora è tempo di decidere". Poi conferma  un nuovo incontro con Berlusconi: "Su legge elettorale penso sarà l'ultimo".  Riunione di Fi: "Le nuove modifiche siano ritirate"

Una giornata di scintille tra Pd e Forza Italia: da un lato, la determinazione di Matteo Renzi, dall'altro il no ai diktat da parte di Silvio Berlusconi. Terreno del braccio di ferro la legge elettorale, o meglio, il nuovo Italicum elaborato dal vertice di maggioranza di lunedì, che ha aperto ai piccoli partiti, scontentando il partito dell'ex premier.
La linea di Renzi resta quella della determinazione a portare a casa la riforma nei tempi stabiliti: "Il tempo dei rinvii, dei tavoli tecnici, dei gruppi di lavoro è finito - scrive in un tweet - Ora è tempo di decidere".



Renzi: "Il problema non è Berlusconi ma i suoi" - Concetti ribaditi più tardi dal premier, che aggiunge: "Il problema nel caso specifico non credo sia Berlusconi ma i suoi, i Brunetta, i Fitto". Hanno fatto pace? "Speriamo. Litigare fa sempre male, improvvisamente FI mostra libertà interna: tutta insieme gli ha fatto male...". Poi l'ex sindaco aggiunge: "Le regole del gioco si fanno insieme ma non significa che se non sono d'accordo non si fanno. Io prima voglio farle e poi insieme".

Nuovo incontro Renzi-Berlusconi. Il premier: "L'ultimo" - Il premier conferma poi un nuovo incontro con Silvio Berlusconi, fissato per domani, mercoledì, alle 18. "Sì, penso che sia l'ultimo. Ho fatto un'accelerazione, come i ciclisti ho fatto uno strappo in salita perché sulle riforme era entrata in circolazione l'idea che pur di non aver problemi si poteva far finta di niente, si buttava la palla in tribuna". E chiede che la maggioranza si impegni a avarare la legge elettorale al Senato entro il 31 dicembre.

Forza Italia: "Le ultime modifiche siano ritirate" - Le parole di Renzi arrivano poco dopo quelle dei dirigenti di Forza Italia: "Non è accettabile alcun diktat. Il confronto deve andare avanti con l'obiettivo di favorire la governabilità del Paese" è la linea del leader Silvio Berlusconi, emersa durante la riunione del comitato di presidenza a palazzo Grazioli, in merito alla legge elettorale e ribadita in una nota.
"Ci attendiamo che le modifiche" fatte ieri alla riforma della legge elettorale "siano ritirate, non essendo state concordate" ha dichiarato Paolo Romani, al termine dell'Ufficio di presidenza di Forza Italia, sottolineando come il partito azzurro "resti in campo per le riforme", e dicendo no ai "diktat".

Fitto: "Emersa posizione unitaria" - Il partito di Berlusconi avrebbe anche ritovato unità, in particolare con Raffaele Fitto leader della fronda interna di Fi, che da tempo chiede un'opposizione più netta al governo Renzi.  Tra i punti che hanno favorito la ritrovata intesa con Raffaele Fitto, ha spiegato Berlusconi, anche la necessità di un forte e vero rilancio di Forza Italia.

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