Legge di stabilità, Renzi: "18 miliardi di tasse in meno"

Politica

Il Consiglio dei ministri approva la manovra da 36 miliardi. Nel presentarla il premier spiega: "15 miliardi verranno dalla spending review". Quasi 10 miliardi andranno per confermare il bonus di 80 euro. Dal 2015 via la componente lavoro dell'Irap

Il consiglio dei ministri ha approvato la legge di stabilità che sarà di 36 miliardi. A inizio della conferenza stampa il premier Matteo Renzi ha inoltre voluto sottolineare come ci saranno "18 miliardi di tasse in meno", aggiungendo che si tratta della "più grande riduzione di tasse della storia della Repubblica".

15 miliardi da spending review - Entrando poi nel dettaglio delle voci Renzi ha spiegato che 15 miliardi verranno dalla spending review,  3,8  dalla lotta all'evasione; 0,6 dalla banda larga; 1 mld dalle slot machine; 3,6 dalle rendite (2,4 "già annunciati") e 1 da riduzione fondi.  "La spending review, in totale da 15 miliardi è così composta: 2,5 mld da decreto legge 66, quello degli 80 euro; 6,1 da risparmi dello Stato, 4 da risparmi delle Regioni, 1,2 dai Comuni e 1 da province" ha poi spiegato meglio il premier.

Confermati gli 80 euro, via l'irap - Per quanto riguarda le uscite  9,5 miliardi per confermare il bonus 80 euro, 5 miliardi per tagliare componente lavoro dell'Irap, 1,9 per sostenere gli incentivi ai contratti a tempo indeterminato, 3 miliardi per l'eliminazione di nuove tasse. Sono alcune voci di spesa della legge di stabilità. "Abbiamo confermato il bonus degli 80 euro, alla faccia di quelli che dicevano che non ce l'avremmo fatta" ha spiegato il premier, illustrando i numeri, aggiungendo inoltre che "la componente lavoro dell'Irap viene eliminata per sempre dal 2015".



Renzi: "Imprenditori non hanno alibi" - E riguardo alla riduzione del costo del lavoro Renzi ha voluto affermare che ora "per chi vuole assumere verranno meno tutti gli alibi". "Caro imprenditore - ha spiegato - assumi a tempo indeterminato? Ti tolgo l'articolo 18, i contributi e la componente lavoro dall'Irap. Mammamia, cosa vuoi di più. Ti tolgo ogni alibi e ti do una grande occasione". Nella legge di stabilità  ci saranno inoltre 800 milioni per le partite Iva che hanno un reddito basso, "si tratta di circa 900.000 italiani che avranno uno sgravio fiscale".

Allentamento patto di stabilità per i comuni
- Per quanto riguarda gli enti locali sono previsti 1 miliardo di Patto di stabilità per i Comuni.  "In soldoni - ha spiegato Renzi - i comuni avranno il 70% di spazio in più". "Mi piacerebbe essere un sindaco con questa legge", ha sottolineato Renzi. Inoltre, ha aggiunto, sono inseriti "250 mln per la giustizia, con una riorganizzazione: i tribunali che venivano pagati dai comuni, ora saranno pagati dallo Stato. E' una cosa che chiedevo da sindaco e ora ho fatto".

100 milioni per tfr in busta paga
- Come previsto inoltre nella legge di stabilità si prevede anche la questione del tfr in busta paga. Ci sono "100 milioni di euro a garanzia" dell'anticipo del trattamento di fine rapporto "per chi vorrà averlo in busta paga" ha spiegato Renzi in conferenza stampa.



Renzi: "Rispettiamo regole Ue, ma pronti a discutere"
- Riguardo alle possibili reazioni negative da parte di Bruxelles Renzi ha voluto sottolineare che la manovra "rispetta il limite del 3%" aggiungendo poi che si tratta di "una manovra che cerca di espandere e cerca di essere anticiclica in un momento di difficoltà".  "E' del tutto evidente -  ha continuato il premier - che pensiamo che per l'Italia valga la duplice caratteristica delle riforme strutturali e delle circostanze eccezionali che permettono di non rispettare il fiscal compact. Sono evidenti entrambe le situazioni". "Siamo disponibili a riflettere sia con la commissione di oggi che con quella di domani. Siamo totalmente dentro le regole europee".

Venerdì a Milano Renzi presiederà l'incontro Putin Poroshenko -  Prima del Consiglio dei ministri il premier Renzi ha avuto una conference call con Barack Obama e i principali leader europei per discutere di Ebola e Isis. Renzi ha poi avuto anche un colloquio telefonico con Angela Merkel. Venerdì inoltre il premier, in qualità di presidente di turno dell'Ue, presiederà a Milano l'incontro tra Vladimir Putin e Petro Poroshenko, alla presenza proprio di Angela Merkel e Francois Hollande e di David Cameron. All'incontro parteciperanno anche Herman Van Rompuy, Jose Manuel Barroso e Federica Mogherini.

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