Renzi: non esistono progetti segreti del governo

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Il premier su Twitter interviene per smentire le indiscrezioni circa i dossier aperti che dovranno essere affrontati alla ripresa, dopo le ferie. E rilancia l'agenda dell'esecutivo, dalla Giustizia allo Sblocca Italia. Mercoledì visita lampo in Iraq

"I giornali di agosto sono pieni di progetti segreti del governo. Talmente segreti che non li conosce nemmeno il governo. #nonesiste #maddeche". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi interviene su Twitter commentando le indiscrezioni sui piani del governo per sui vari dossier aperti che dovranno essere affrontati alla ripresa, dopo le ferie.

Una bacchettata, quella di Renzi, che si riferisce forse al presunto prelievo di un miliardo dalle superpensioni (oltre 3500 euro) a sostegno di quei lavoratori che altrimenti rischiano di entrare fra gli esodati e che arriva dopo la smentita sulla trattativa con Bruxelles per strappare all'Unione europea un allentamento delle regole di bilancio e sforare il vincolo del 3%.

Rispetteremo il tetto massimo del 3% deficit-Pil - Proprio il 18 agosto Palazzo Chigi ha smentito con decisione le indiscrezioni sul possibile dimezzamento allo 0,25% dell'obbligo imposto ai paesi meno virtuosi di ridurre dello 0,5% annuo il saldo di bilancio strutturale, ovvero il rapporto tra il Pil reale e il Pil potenziale al netto del ciclo economico e delle una tantum. Anche prima della pausa agostana, Renzi aveva assicurato: nessuna manovra correttiva, nessun aumento di tasse e tutto nel rispetto del fatidico parametro del 3%. Ora preferisce dunque rilanciare i temi già presenti nell'agenda del governo, dalla Giustizia allo Sblocca Italia passando dalla scuola per la quale annuncia nuove misure.
Visita lampo in Iraq - Renzi, intanto, mercoledì vola a Baghdad ed Erbil per una missione lampo per illustrare alle massime autorità irachene e curde il piano di aiuti italiani. E nelle stesse ore, i ministri di Esteri e Difesa, Federica Mogherini e Roberta Pinotti, informeranno il Parlamento, attraverso le Commissioni di Camera e Senato, sulla situazione in Iraq ma soprattutto sulle misure che l'Italia intende intraprendere per aiutare il governo autonomo del Kurdistan iracheno ad affrontare la crisi umanitaria e la minaccia dell'Isis, considerata un pericolo per tutto l'Occidente, con l'invio di aiuti militari.

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