Il premier su Twitter interviene per smentire le indiscrezioni circa i dossier aperti che dovranno essere affrontati alla ripresa, dopo le ferie. E rilancia l'agenda dell'esecutivo, dalla Giustizia allo Sblocca Italia. Mercoledì visita lampo in Iraq
I giornali di agosto sono pieni di progetti segreti del Governo. Talmente segreti che non li conosce nemmeno il Governo #nonesiste #maddeche
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 19 Agosto 2014
Una bacchettata, quella di Renzi, che si riferisce forse al presunto prelievo di un miliardo dalle superpensioni (oltre 3500 euro) a sostegno di quei lavoratori che altrimenti rischiano di entrare fra gli esodati e che arriva dopo la smentita sulla trattativa con Bruxelles per strappare all'Unione europea un allentamento delle regole di bilancio e sforare il vincolo del 3%.
Rispetteremo il tetto massimo del 3% deficit-Pil - Proprio il 18 agosto Palazzo Chigi ha smentito con decisione le indiscrezioni sul possibile dimezzamento allo 0,25% dell'obbligo imposto ai paesi meno virtuosi di ridurre dello 0,5% annuo il saldo di bilancio strutturale, ovvero il rapporto tra il Pil reale e il Pil potenziale al netto del ciclo economico e delle una tantum. Anche prima della pausa agostana, Renzi aveva assicurato: nessuna manovra correttiva, nessun aumento di tasse e tutto nel rispetto del fatidico parametro del 3%. Ora preferisce dunque rilanciare i temi già presenti nell'agenda del governo, dalla Giustizia allo Sblocca Italia passando dalla scuola per la quale annuncia nuove misure.
C'è poi lo #sbloccaitalia che riguarda infrastrutture, energia, autorizzazioni pubbliche, finanza per investimenti. Ne parliamo? #agosto
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 19 Agosto 2014
Visita lampo in Iraq - Renzi, intanto, mercoledì vola a Baghdad ed Erbil per una missione lampo per illustrare alle massime autorità irachene e curde il piano di aiuti italiani. E nelle stesse ore, i ministri di Esteri e Difesa, Federica Mogherini e Roberta Pinotti, informeranno il Parlamento, attraverso le Commissioni di Camera e Senato, sulla situazione in Iraq ma soprattutto sulle misure che l'Italia intende intraprendere per aiutare il governo autonomo del Kurdistan iracheno ad affrontare la crisi umanitaria e la minaccia dell'Isis, considerata un pericolo per tutto l'Occidente, con l'invio di aiuti militari.