Pubblicate on line le linee guida del progetto di riforma. Previsto l'obbligo di rivalsa sul magistrato da parte dello Stato in caso di negligenza grave. Nessuna responsabilità diretta. Anm: rischio di cause strumentali. VIDEO
Ampliamento dell'area di responsabilità, superamento del filtro di ammissibilità per questo tipo di cause, certezza della rivalsa nei confronti del magistrato, incremento della soglia di rivalsa (il cui limite verrà incrementato fino alla metà dell'annualità dello stipendio del magistrato), coordinamento con la responsabilità disciplinare.
Queste le linee portanti del progetto di riforma in materia di responsabilità civile dei magistrati su cui il Guardasigilli Andrea Orlando è al lavoro. La scheda sulla riforma è stata pubblicata sul sito web del ministero della Giustizia. Nessuna responsabilità diretta del magistrato, ma una riforma per "rendere effettivo lo strumento" e seguire le linee indicate dall'Europa.
Anm: rischio cause strumentali - Immediata la reazione dell'Associazione nazionale magistrati che, attraverso il presidente Rodolfo Sabelli, afferma che le linee guida hanno il senso di una "stretta". Bene l'esclusione dell'azione diretta "che avrebbe presentato profili di incostituzionalità e ci avrebbe messo fuori dall'Europa" ma, avverte l'Anm, "attenzione" all'eliminazione del 'filtro' sulla responsabilità civile dei magistrati "poiché vi è il rischio molto elevato di cause strumentali messe in atto solo per reazione a una decisione sgradita del giudice".
Ampliamento area di responsabilità - L'intervento sull'attuale disciplina riguarda in primo luogo il profilo dell'ampliamento dell'area di responsabilità su cui possa far leva chi è pregiudicato dal cattivo uso del potere giudiziario, in linea con il diritto dell'Unione europea che include le ipotesi di "violazione manifesta delle norme applicate" ovvero "manifesto errore nella rilevazione dei fatti e delle prove". La responsabilità sarà estesa anche ai magistrati onorari. I giudici popolari resteranno responsabili nei soli casi di dolo.
Superamento del filtro - Uno degli obiettivi del progetto del Governo è il superamento di ogni ostacolo frapposto all'azione di rivalsa, nei confronti del magistrato, che lo Stato dovrà esercitare a seguito dell'avvenuta riparazione del pregiudizio subito in conseguenza dello svolgimento dell'attività giudiziaria.
Certezza di rivalsa nei confronti del magistrato - L'azione di rivalsa nei confronti del magistrato, esercitabile quando la violazione risulti essere stata determinata da negligenza inescusabile, diverrà obbligatoria.
Incremento della soglia della rivalsa - Sarà innalzata la soglia dell'azione di rivalsa, attualmente fissata, fuori dei casi di dolo, a un terzo dell'annualità dello stipendio del magistrato: il limite verrà incrementato fino alla metà della medesima annualità. Resterà ferma l'assenza di limite all'azione di rivalsa nell'ipotesi di dolo.
Coordinamento con la responsabilità disciplinare - Saranno rafforzati i rapporti tra la responsabilità civile del magistrato e quella disciplinare.
Queste le linee portanti del progetto di riforma in materia di responsabilità civile dei magistrati su cui il Guardasigilli Andrea Orlando è al lavoro. La scheda sulla riforma è stata pubblicata sul sito web del ministero della Giustizia. Nessuna responsabilità diretta del magistrato, ma una riforma per "rendere effettivo lo strumento" e seguire le linee indicate dall'Europa.
Anm: rischio cause strumentali - Immediata la reazione dell'Associazione nazionale magistrati che, attraverso il presidente Rodolfo Sabelli, afferma che le linee guida hanno il senso di una "stretta". Bene l'esclusione dell'azione diretta "che avrebbe presentato profili di incostituzionalità e ci avrebbe messo fuori dall'Europa" ma, avverte l'Anm, "attenzione" all'eliminazione del 'filtro' sulla responsabilità civile dei magistrati "poiché vi è il rischio molto elevato di cause strumentali messe in atto solo per reazione a una decisione sgradita del giudice".
Ampliamento area di responsabilità - L'intervento sull'attuale disciplina riguarda in primo luogo il profilo dell'ampliamento dell'area di responsabilità su cui possa far leva chi è pregiudicato dal cattivo uso del potere giudiziario, in linea con il diritto dell'Unione europea che include le ipotesi di "violazione manifesta delle norme applicate" ovvero "manifesto errore nella rilevazione dei fatti e delle prove". La responsabilità sarà estesa anche ai magistrati onorari. I giudici popolari resteranno responsabili nei soli casi di dolo.
Superamento del filtro - Uno degli obiettivi del progetto del Governo è il superamento di ogni ostacolo frapposto all'azione di rivalsa, nei confronti del magistrato, che lo Stato dovrà esercitare a seguito dell'avvenuta riparazione del pregiudizio subito in conseguenza dello svolgimento dell'attività giudiziaria.
Certezza di rivalsa nei confronti del magistrato - L'azione di rivalsa nei confronti del magistrato, esercitabile quando la violazione risulti essere stata determinata da negligenza inescusabile, diverrà obbligatoria.
Incremento della soglia della rivalsa - Sarà innalzata la soglia dell'azione di rivalsa, attualmente fissata, fuori dei casi di dolo, a un terzo dell'annualità dello stipendio del magistrato: il limite verrà incrementato fino alla metà della medesima annualità. Resterà ferma l'assenza di limite all'azione di rivalsa nell'ipotesi di dolo.
Coordinamento con la responsabilità disciplinare - Saranno rafforzati i rapporti tra la responsabilità civile del magistrato e quella disciplinare.