Il premier: dove vive chi difende i privilegi delle Camere?

Politica

Renzi su Twitter si dice stupito dal sostegno delle opposizioni ai "privilegiati che contestano la norma sul tetto dei 240mila euro" per gli stipendi dei dipendenti di Montecitorio e Palazzo Madama. Il Quirinale annuncia un risparmio di 4 milioni

All’indomani del provvedimento sul taglio degli stipendi dei dipendenti della Camera, il presidente del Consiglio Matteo Renzi interviene sulla polemica: “Non mi stupiscono - scrive su Twitter - i privilegiati che contestano la norma sul tetto di 240 mila di euro, mi stupiscono le opposizioni che si schierano con loro. Ma dove vivono". La protesta a Montecitorio - Il tetto massimo di 240mila euro è previsto per i consiglieri parlamentari, mentre per gli altri dipendenti è previsto un adeguamento corrispondente e proporzionale. Ieri 24 luglio i dipendenti di Montecitorio, alla fine della riunione dell'ok alle linee guida sui tetti salariali, hanno accolto con polemici applausi e urla i membri dell'Ufficio di presidenza e la stessa presidente della Camera. Ma Laura Boldrini, pur "rattristata" dalla manifestazione, ha difeso la scelta assunta, invitando lavoratori a "responsabilità e consapevolezza". Perché "il Paese reale è un altro".

Il Colle: "Risparmi per 4 milioni" - E oggi 25 luglio un altro taglio ai costi della politica arriva dal Colle. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato un decreto che riduce ulteriormente i costi del Quirinale permettendo la restituzione al Tesoro di quattro milioni di euro per l'anno in corso. Il Quirinale punta inoltre a un risparmio complessivo per il bilancio dello Stato di 16 milioni di euro nel quadriennio 2014-2017.

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