1 settembre 2014-28 maggio 2017: in questo arco temporale il premier fissa il piano delle principali misure del governo. Dal Job Act alle infrastrutture passando per la revisione del Senato e del titolo V fino ai provvedimenti sulla giustizia
"Il semestre Ue deve essere un'occasione per presentare un pacchetto di riforme. Ci prendiamo, dopo i primi 100 giorni più o meno scoppiettanti, un arco di tempo più ampio, di medio periodo, mille giorni, dal primo settembre 2014 al 28 maggio 2017".
E' quanto ha annunciato Matteo Renzi alla Camera, presentando le linee del semestre di presidenza Ue.
Una "sfida" (così è stata definita da Renzi) che è tale innanzitutto per la durata: presiedere un governo che resiste più di tre anni è toccato soltanto a Bettino Craxi e Silvio Berlusconi. Ma che si misurerà soprattutto sulle riforme, a cominciare dal Job Act, la cui scadenza è fissata per il dicembre 2014, fino ai lavori sulle infrastrutture (che dovrebbero essere ultimati entro metà del 2017), passando per le leggi costituzionali e quelle sulla giustizia.
E' quanto ha annunciato Matteo Renzi alla Camera, presentando le linee del semestre di presidenza Ue.
Una "sfida" (così è stata definita da Renzi) che è tale innanzitutto per la durata: presiedere un governo che resiste più di tre anni è toccato soltanto a Bettino Craxi e Silvio Berlusconi. Ma che si misurerà soprattutto sulle riforme, a cominciare dal Job Act, la cui scadenza è fissata per il dicembre 2014, fino ai lavori sulle infrastrutture (che dovrebbero essere ultimati entro metà del 2017), passando per le leggi costituzionali e quelle sulla giustizia.