Casaleggio: "Se vinciamo, nuovo capo di Stato ed elezioni"

Politica

Il co-fondatore dei 5 Stelle parla di Renzi ("Se perderà alle Europee uscirà dallo scenario politico") e del futuro ("Io e Grillo non siamo eterni"). E sul Movimento: "È nato il 4 ottobre per metterci sotto la protezione di san Francesco"

Gianroberto Casaleggio, il co-fondatore del Movimento 5 stelle, torna a parlare in tv dopo l’operazione alla testa. E affronta vari argomenti: dalle elezioni europee al futuro del M5s, dal premier Matteo Renzi al piano per rilanciare l’Italia.

Via Napolitano e voto - Se vincessimo alle Europee, "il giorno dopo chiederemmo un nuovo presidente della Repubblica e chiederemmo al nuovo presidente di indire le elezioni politiche. L'attuale Parlamento dal punto di vista costituzionale e di rappresentanza della volontà popolare non avrebbe legittimità", ha detto Casaleggio nel programma "In Mezz'ora". "Finché non abbiamo la maggioranza – ha aggiunto – non possiamo" far cadere il governo in Parlamento ma confido "nella ragionevolezza e nell'intelligenza delle istituzioni perché non si può paralizzare il Paese perché non si vuole il cambiamento". "Presenteremo prima delle elezioni Europee - ha continuato Casaleggio - una legge elettorale, costruita in rete con 4-5 mesi di discussioni".

Piano per il rilancio delle imprese - "Il problema fondamentale per l’Italia - ha aggiunto - è quello di aiutare le piccole e medie imprese a svilupparsi e a fare concorrenza internazionale". Qualsiasi azione si debba fare "in politica economica deve essere finalizzata" ad un "piano di rilancio per le piccole e medie imprese".

Renzi fuori da scenario politico – Il leader del M5S ha parlato anche di Matteo Renzi. "Sta catalizzando il pensiero complesso che deriva dal Pci, da Berlinguer, Togliatti, in 80 euro". E ancora: se "perderà" alle Europee "uscirà dallo scenario politico".

Il futuro del M5S – Casaleggio, che ha confidato di non essersi "mai riconosciuto in nessun partito", ha parlato anche di Beppe Grillo: "Siamo molto diversi. Lui è un artista e io un manager. Due culture molto diverse".  E sul futuro del Movimento: "Io e Grillo non siamo eterni e prima o poi il movimento farà a meno di noi". Il M5S, ha aggiunto, è nato "il 4 ottobre per metterci sotto la protezione di san Francesco. Io ho fatto le scuole cattoliche e apprezzo alcune figure e tra queste san Francesco".

Politica: I più letti

[an error occurred while processing this directive]