Torino, Renzi apre la campagna Pd: "In Europa per cambiarla"

Politica
Matteo Renzi e Sergio Chiamparino in un'immagine d'archivio

Al via la corsa dei Democratici per le elezioni di maggio. Presenti, oltre al premier, le capolista, il candidato per il Piemonte Chiamparino e molti sindaci. La minoranza del partito a Roma. Cuperlo: "Non sacrificare Costituzione per accordo politico"

Parte da Torino la campagna elettorale del Pd per le elezioni del 25 maggio. Europa, ma non solo: alla manifestazione partecipano le 5 donne capolista nelle liste per le Europee, ma anche più di 200 sindaci da tutta Italia e Sergio Chiamparino, candidato alla presidenza della Regione Piemonte. Al Palaolimpico c’è anche il premier Matteo Renzi: è il suo intervento, che ha toccato vari temi, a chiudere i lavori.

La sinistra, l'Europa, il Pd - "Sono d'accordo con Sergio – ha detto Renzi riferendosi a Chiamparino –, la sinistra che non cambia non è sinistra, diventa destra, perde la dignità di essere sul fronte del progressismo. Noi cercheremo di cambiare la sinistra anche in Europa”. “Noi andiamo in Europa per cambiarla – ha aggiunto il premier –, per riportarla a essere l'Europa dei popoli e non solo l'Europa dei tecnici” (IL VIDEO). E sul Pd: "Nei prossimi mesi non perdiamo tempo a litigare tra noi, c'è tanto da fare, dobbiamo andare pancia a terra per cambiare l'Italia" (IL VIDEO).“Siamo arrivati al governo con modalità che non avremmo voluto. A maggior ragione noi stiamo lì solo se cambiamo l'Italia, se no si cambia mestiere noi”, ha affermato Renzi.


Scuola, lavoro, pensioni, Pa – Il presidente del Consiglio parla anche di pensioni (“Quest'anno non ce la facciamo, ma il 2015 sarà l'anno in cui interverremo sulle pensioni sotto i mille euro), lavoro (“Non più barriere all’entrata”), pubblica amministrazione ("A maggio riusciremo a fare la riforma del fisco e andremo con la ruspa sulla Pa"). E di scuola: “Nessun Paese esce dalla crisi se non mette l'istruzione al centro. Il Pd deve andare casa per casa, piazza per piazza ad ascoltare insegnanti e genitori per capire cosa va fatto per restituire dignità all'istituzione scuola. Su questo il Pd deve tornare a fare il Pd”.

Amministrative e regionali – Renzi ha lanciato anche un appello agli aspiranti primi cittadini. “Cari candidati sindaci: siate coraggiosi, curiosi e attenti – ha detto –. Circondatevi di persone che vi sappiano dire di no, che vi sappiano dire dove sbagliate, che vi aiutino ad essere voi stessi”. E su Chiamparino: “Noi che stiamo rinnovando l'Italia siamo under 40 e abbiamo bisogno di avere persone, come Sergio, più esperte, sagge e autorevoli che ci prendono da parte e ci dicono che cosa stiamo sbagliando. Non montiamoci la testa".

Polemiche col M5S – Il presidente del Consiglio ha fatto anche un riferimento al leader del Movimento 5 Stelle: “Basta inseguire Grillo, lasciamolo nel suo brodo”. Poco prima, sul blog del comico, era comparso un post di Nicola Biondo, responsabile della comunicazione del M5S alla Camera, dal titolo “Renzi e Dell’Utri per me pari sono”.


Chiamparino ringrazia Renzi - "Grazie a Matteo Renzi, ha avuto il coraggio di rompere gli schemi della sinistra. Grazie a lui riprenderò la tessera del Pd", ha detto Sergio Chiamparino durante il suo discorso. Prima, arrivando alla manifestazione, il candidato alla Regione Piemonte aveva dichiarato: “Il fatto che il premier venga qui ad aprire la campagna elettorale è un bella dose di energia”.

La convention della minoranza Pd - Il presidente del Consiglio, nei giorni scorsi, aveva chiamato il Pd a rapporto per questo evento, dai componenti della segreteria ai parlamentari. A Torino, però, non c’è proprio tutto il partito. La minoranza del Pd, infatti, è a Roma per una convention già fissata da tempo. “Non c’è nessuna polemica verso Matteo. È una giornata bella per la politica e per il confronto. Alcuni di noi sono qui, altri hanno scelto di andare a Torino, ma questo non è un problema”, ha detto Gianni Cuperlo aprendo l’evento al teatro Ghione. Durante il suo intervento, però, Cuperlo non ha risparmiato critiche verso le riforme della Costituzione e del mercato del lavoro proposte dal presidente del Consiglio. “Quando arriveremo alla verità non sarò disponibile a sacrificare la bibbia della Costituzione sull'altare di un accordo politico", ha affermato. E ancora: "Le riforme costituzionali e la legge elettorale servono, noi ci siamo fatti carico di far procedere il treno delle riforme ma la legge elettorale uscita dalla Camera non è buona e va migliorata". Cuperlo ha indicato, tra le cose da cambiare, "le liste bloccate, le soglie, la democrazia paritaria" e ha sottolineato: "Quel treno doveva partire e bisognava sgombrare il binario, ma alla fine del percorso non possiamo votare qualsiasi cosa"."Le norme della destra non diventano giuste se a proporle siamo noi", ha concluso Cuperlo. Alla convention della minoranza Pd c'era anche Pier Luigi Bersani.

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