L'intervista del direttore Sarah Varetto al premier: "Con le riforme risparmi per 1 miliardo di euro". Il pagamento immediato dei debiti della PA? "Dal 6 giugno". Affondo su Grillo: "Sta a rosicà"
"Un miliardo di euro" di risparmi sui costi della politica. La rassicurazione che per gli ottanta euro in busta paga da maggio le risorse "sono state trovate" e che "non ci sarà alcun aumento della pressione fiscale". L'annuncio che "dal 6 giugno sarà immediato il pagamento" dei debiti della Pubblica Amministrazione. E anche una frecciatina a Beppe Grillo che "sta a rosicà". Sono alcuni degli argomenti toccati da Matteo Renzi nell'intervista del direttore di Sky TG24 Sarah Varetto (L'INTERVISTA INTEGRALE). Il premier ha parlato al termine della conferenza stampa di presentazione del ddl sulle riforme del Senato e del Titolo V.
Risparmi da 1 miliardo di euro - Dal premier dunque una stima della cifra che si potrebbe raggiungere con più provvedimenti: "Se si tiene insieme il ddl costituzionale e il superamento delle province abbiamo un risparmio di 1 miliardo di euro per il quale ci eravamo impegnati nel confronto delle primarie".
Nessun aumento delle tasse per gli 80 euro in busta paga - Per portare a casa l'aumento, ha detto poi a proposito degli 80 euro in più in busta paga promessi, ci vogliono 6,5 mld per quest'anno. "Li abbiamo già trovati". Come? "Lo dico con il Def" che arriverà la "settimana prossima. Subito dopo, il 15-16, "ci sarà il decreto", assicura Renzi.
Senza riforme non vado a casa solo io - "Confermo che senza le riforme vado a casa. Ma non sfugga che se non passano le riforme "vanno a casa anche loro, quelli che le hanno fatte fallire. Nel senso che poi farebbero fatica a uscire da casa in presenza di un clima nel Paese che chiede il cambiamento".
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L'attacco a Grillo - Da Renzi anche un affondo sul Movimento 5 Stelle: "Non è un caso se in questo momento quello che più di tutti, come si dice a Roma, sta a rosicà è Beppe Grillo: è naturale che uno che ha avuto grandissimo successo parlando di rinnovamento ma ora che vede che si va verso il rinnovamento si sente franare la terra sotto i piedi".
Elezioni in Francia, "Campanello d'allarme" - Il presidente del Consiglio ha parlato anche del voto francese con l'avanzata del Fronte nazionale. "E' un campanello d'allarme - ha detto - che si unisce ad altri campanelli d'allarme". Per il premier il voto "non è da sottovalutare" ma comunque "era atteso". "C'è una battuta d'arresto dei socialisti ma - ha aggiunto - non una avanzata trionfale del Fronte nazionale che comunque raggiunge un consenso importante in Francia e fa riflettere".
Risparmi da 1 miliardo di euro - Dal premier dunque una stima della cifra che si potrebbe raggiungere con più provvedimenti: "Se si tiene insieme il ddl costituzionale e il superamento delle province abbiamo un risparmio di 1 miliardo di euro per il quale ci eravamo impegnati nel confronto delle primarie".
Nessun aumento delle tasse per gli 80 euro in busta paga - Per portare a casa l'aumento, ha detto poi a proposito degli 80 euro in più in busta paga promessi, ci vogliono 6,5 mld per quest'anno. "Li abbiamo già trovati". Come? "Lo dico con il Def" che arriverà la "settimana prossima. Subito dopo, il 15-16, "ci sarà il decreto", assicura Renzi.
Senza riforme non vado a casa solo io - "Confermo che senza le riforme vado a casa. Ma non sfugga che se non passano le riforme "vanno a casa anche loro, quelli che le hanno fatte fallire. Nel senso che poi farebbero fatica a uscire da casa in presenza di un clima nel Paese che chiede il cambiamento".
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L'attacco a Grillo - Da Renzi anche un affondo sul Movimento 5 Stelle: "Non è un caso se in questo momento quello che più di tutti, come si dice a Roma, sta a rosicà è Beppe Grillo: è naturale che uno che ha avuto grandissimo successo parlando di rinnovamento ma ora che vede che si va verso il rinnovamento si sente franare la terra sotto i piedi".
Elezioni in Francia, "Campanello d'allarme" - Il presidente del Consiglio ha parlato anche del voto francese con l'avanzata del Fronte nazionale. "E' un campanello d'allarme - ha detto - che si unisce ad altri campanelli d'allarme". Per il premier il voto "non è da sottovalutare" ma comunque "era atteso". "C'è una battuta d'arresto dei socialisti ma - ha aggiunto - non una avanzata trionfale del Fronte nazionale che comunque raggiunge un consenso importante in Francia e fa riflettere".