Oggi, 27 aprile, si celebra il 30° anniversario della fine del regime segregazionista razziale nel Paese. Era il 1994 quando i cittadini sudafricani parteciparono alle prime elezioni a suffragio universale: evento che, insieme all'elezione di Nelson Mandela come primo presidente nero, sancì la nascita della democrazia
Oggi, 27 aprile, il Sudafrica celebra una delle ricorrenze più importanti della sua storia: il Freedom Day, la giornata in cui ricorre l'anniversario della fine dell'apartheid nel Paese. Era il 27 aprile 1994 quando i cittadini sudafricani, dopo anni di regime segregazionista razziale, istituito nel 1948 dal governo di Daniel François Malan, parteciparono alle prime elezioni a suffragio universale: evento che, insieme all'elezione di Nelson Mandela come primo presidente nero, sancì definitivamente la nascita della democrazia. Oggi, a distanza di 30 anni da quella data, il Sudafrica festeggia con una serie di celebrazioni in tutto il Paese.
L'apartheid
Messa in atto fin dalla nascita dello Stato sudafricano nel 1910, attraverso varie misure e divieti per la popolazione nera del Paese, la politica di segregazione razziale venne ufficialmente istituita nel 1948. Ne seguì una serie di provvedimenti, tra cui il Population registration act (1950), attraverso cui i cittadini venivano sistematicamente classificati in base al colore della propria pelle. Durante gli anni Sessanta, milioni di persone di etnia bantu vennero sfrattate con la forza dalle loro case, relegate nei “bantustan” e private di ogni diritto politico e civile. Condannata dall'Onu come “crimine internazionale” e sottoposta anche a sanzoni economiche negli anni Ottanta, la politica di apartheid portò alla nascita di un fervente movimento di opposizione, che vide protagoniste numerose personalità fortemente contrarie al regime segregazionista, dall'attivista Stephen Biko a Nelson Mandela, capo storico del Congresso Nazionale Africano (Anc), principale forza di opposizione della Repubblica Sudafricana.
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Il presidente Nelson Mandela
Il 27 aprile 1994 si svolsero le prime elezioni non razziali nella storia del Paese che, oltre a sancire la vittoria del Congresso Nazionale Africano con il 62,65% dei voti, segnarono anche la fine del regime di apartheid. Nelson Mandela fu eletto presidente, diventando il primo capo dello Stato non bianco della storia del Sudafrica. L'Anc invece è rimasto ininterrottamente al governo del paese dalla caduta del regime segregazionista fino a oggi.
Eventi e celebrazioni per il Freedom Day
Oltre agli eventi istituzionali organizzati in Sudafrica per celebrare la ricorrenza, come la celebrazione nazionale del Freedom Day guidata dal presidente Cyril Ramaphosa, spicca anche una mostra che raccoglie una serie di opere d'arte sudafricane realizzate durante il periodo dell'apartheid nel Paese. Conservati per anni in collezioni straniere, i capolavori, che ritraggono le lotte quotidiane della popolazione nera sotto il regime della segregazione razziale, sono stati riportati a Johannesburg ed esposti al Museo dell'Apartheid della capitale, in occasione del trentesimo anniversario della nascita della democrazia.