Europee, Reding: "Berlusconi candidato? Norme Ue chiare"

Politica

La vicepresidente della Commissione Ue frena sull’intenzione del leader di Forza Italia di scendere in campo alle prossime elezioni. Il 18 marzo la Cassazione si esprime sull’interdizione dai pubblici uffici del Cavaliere, condannato per frode fiscale

"Non entro in questioni di livello nazionale. Ma la normativa europea è molto chiara su questo", così la vicepresidente della Commissione Europea Viviane Reding rispondendo in merito all'eventualità che Silvio Berlusconi si candidi alle prossime elezioni europee. Reding si è poi detta "preoccupata per paesi che come l'Italia sono in basso nella scala della valutazione sulla giustizia presentata oggi (al penultimo posto, solo prima di Malta, per la durata dei processi civili che arrivano fino a 600 giorni, ndr). Anche l'Ungheria è in basso, ma dà segnali di miglioramento graduale. C'è un nesso diretto tra giustizia civile e commerciale e la mancanza di propensione agli investimenti".

Il leader di Forza Italia, nei giorni scorsi, ha infatti detto di voler scendere in campo alle prossime elezioni, nonostante la condanna definitiva per frode fiscale e la conseguente decadenza da senatore della Repubblica. Proprio domani, martedì 18 marzo, la Corte di Cassazione si esprime sul tema dell’interdizione dai pubblici uffici. La terza sezione penale della Suprema Corte dovrà infatti decidere se confermare o meno i due anni di interdizione dai pubblici uffici disposti nei confronti del leader di Forza Italia dalla Corte d'appello di Milano il 19 ottobre scorso. Si tratta della pena accessoria inflitta all'ex premier in relazione alla condanna a 4 anni (3 coperti da indulto) per frode fiscale, divenuta definitiva il 1 agosto 2013, nell'ambito del processo Mediaset.

Sul tema è intervenuto anche il vicepresidente del Csm Michele Vietti. “Le norme nazionali sono molto chiare, ovviamente per completezza bisogna comunque aspettare la decisione definitiva che prenderà la Corte di Cassazione in tema di interdizione, dopodiché sento che si fa riferimento ad autorità giudiziarie sovranazionali rispetto a quelle non ho nulla da dire se non attendere se e cosa faranno".

In difesa della candidabilità di Berlusconi e contro le dichiarazioni di Reading interviene Daniele Capezzone (Forza Italia), presidente della Commissione Finanze alla Camera. "Alle dichiarazioni della Commissaria Reding, che definisce 'chiare le norme europee', noi rispondiamo che sono e saranno altrettanto chiari i ricorsi e le ragioni di Silvio Berlusconi. E sono ricorsi e ragioni che riguardano e interpellano non solo i diritti del cittadino Berlusconi, ma il diritto alla piena rappresentanza politica e istituzionale di milioni di elettrici ed elettori italiani".

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