Il premier alla Stampa: "La squadra tiene". Poi torna sulle polemiche legate alle coperture: "E' stato l'ex ministro a dirci che le cose stavano in un certo modo". La replica dell'economista: "Tra un anno sarebbe stato più difficile mandarci via"
"Conti, è stato Saccomanni ad avvisarci" - "La squadra di governo tiene e mi pare buona - spiega - La Boschi regge in una postazione delicata e anche la Mogherini, attaccata da più parti, sta guadagnando la stima dei suoi colleghi europei".
"Sui conti - afferma - c'è poco da dire: è stato addirittura Saccomanni ad avvisarci che le cose stavano in un certo modo", "sui sottosegretari, poi, sono disposto a discutere con chiunque. Dovrei buttare fuori dal governo De Filippo per delle spese in francobolli? Qui si pone davvero un problema di civiltà... Mi pare surreale. E più surreale ancora, mi permetta di dirlo, è che al coro si sia aggiunto Pippo Civati, che ha fatto le primarie contro di me precisamente nella condizione di indagato in cui sono De Filippo e alcuni altri".
Quanto alle ironie per la canzone dedicatagli dagli alunni della scuola 'Raiti', Renzi incalza: "C'è qualcuno che pensa che abbia chiesto io ai dirigenti della scuola di far cantare quelle strofe? Oppure che avessi dovuto fermarli e rimproverarli? E' una polemica letteralmente ridicola, idiota". Sulla legge elettorale il premier non si dice poi preoccupato: "Avevo promesso una nuova legge elettorale in tempi veloci e cosi' sarà".
Su Twitter "L'Italia si può cambiare, la mentalità di chi vive di pregiudizio no" - : Renzi, nella mattinata di venerdì 7 marzo ha risposto su Twitter a diversi follower:
@cabras7272 è vero, ma noi andiamo dritto con un sorriso. L'Italia si può cambiare, la mentalità di chi vive di pregiudizio no. Abbraccio!
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 7 Marzo 2014
Poi ha annunciato di essere al lavoro a Palazzo Chigi:
Al lavoro in #palazzochigi sul dossier che presenteremo il #12marzo #lavoltabuona #buongiorno
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 7 Marzo 2014
Saccomanni: "Tra un anno sarebbe stato molto più difficile mandarci via" - E intanto torna a parlare proprio l'ex ministro Saccomanni, che in un'intervista al Corriere giudica la sua esperineza come "positiva. Ma avessi saputo che sarebbe durata dieci mesi non so se avrei accettato. Per impostare un lavoro così complicato come quello affidato al ministro dell'Economia e portare a casa un risultato, servono due anni".
oi chiarisce: "L'ipotesi che Letta abbia raccontato storie è assolutamente non vera". Osserva Saccomanni: "A pensare male si potrebbe immaginare che l'accelerazione nel cambio di governo sia stata determinata dalla paura che Letta raggiungesse risultati troppo favorevoli: lo spread in discesa, l'economia in ripresa... A quel punto, fra un anno, sarebbe stato molto più difficile mandarci via".