Se il premier non mantiene i patti "perde la testa" dice il capogruppo di Fi alla Camera, intervistato su Sky TG24 da Maria Latella. Duro il giudizio su Marianna Madia: "Le mando libri da studiare". "Rammarico" per la mancata nomina di Gratteri. VIDEO
"Vedremo l'atteggiamento del Pd alla Camera sulla calendarizzazione della legge elettorale. Se l'Italicum non sarà approvato entro marzo denunceremo il mancato impegno di Renzi, non con Berlusconi, ma con tutti gli italiani". Così Renato Brunetta, intervistato da Maria Latella su Sky TG24, commenta il patto sulle riforme tra Forza Italia e partito democratico, alla prova dei fatti con il nuovo esecutivo. Se Renzi non rispetta i patti, "perde la testa" è la sintesi di Brunetta.
Dura la valutazione del capogruppo Pd alla Camera sulle motivazioni che hanno portato all'avvicendamento tra Letta e Renzi. "Nomine e potere: evidentemente Renzi non si fidava di Letta", sarebbero le ragioni per cui il segretario Pd avrebbe accelerato e imposto il cambio a palazzo Chigi. Per Brunetta, il nuovo esecutivo "è un governo imposto dai poteri forti e si chiamano banche, bad bank e muovono miliardi di euro".
Da Brunetta anche un giudizio sferzante su alcuni nuovi ministri come la titolare della Pubblica amministrazione Marianna Madia: "Le sto mandando dei libri da studiare".
Rammarico invece per la mancata nomina del pm Nicola Gratteri alla Giustizia che ha definito "un nuovo Falcone". L'esponente di Fi ha anche svelato che nel 2011 Berlusconi avrebbe proposto il suo nome come Guardasigilli, su cui sarebbe arrivato però il "no" di Napolitano.
Dura la valutazione del capogruppo Pd alla Camera sulle motivazioni che hanno portato all'avvicendamento tra Letta e Renzi. "Nomine e potere: evidentemente Renzi non si fidava di Letta", sarebbero le ragioni per cui il segretario Pd avrebbe accelerato e imposto il cambio a palazzo Chigi. Per Brunetta, il nuovo esecutivo "è un governo imposto dai poteri forti e si chiamano banche, bad bank e muovono miliardi di euro".
Da Brunetta anche un giudizio sferzante su alcuni nuovi ministri come la titolare della Pubblica amministrazione Marianna Madia: "Le sto mandando dei libri da studiare".
Rammarico invece per la mancata nomina del pm Nicola Gratteri alla Giustizia che ha definito "un nuovo Falcone". L'esponente di Fi ha anche svelato che nel 2011 Berlusconi avrebbe proposto il suo nome come Guardasigilli, su cui sarebbe arrivato però il "no" di Napolitano.