Direzione Pd, Renzi: "Letta giochi a carte scoperte"

Politica

Il segretario difende l'Italicum e illustra la riforma del Senato: 150 membri senza stipendio. Avanti anche con il Titolo V. Sul governo: "Cambiare schema? Ne parliamo il 20 febbraio". Il premier: "Non voglio galleggiare". LA CRONACA DELLA GIORNATA

"Se Letta ritiene che ci siano delle modifiche da porre, affronti il problema nelle sedi istituzionali e giochiamo a carte scoperte" (VIDEO). A questo punto, dopo settimane di gelo e di incomprensioni reciproche, la staffetta tra Enrico Letta e Matteo Renzi è ufficialmente sul piatto. Nel corso della direzione, che si è svolta nel pomeriggio di giovedì 6 febbraio, il segretario del Pd, accogliendo la richiesta della minoranza di fare chiarezza, ha fissato a una nuova direzione (in programma il 20 febbraio) lo show down nel partito sulle sorti del governo.
"E' inaccettabile dire che il problema del governo è il Pd, sul governo la chiarezza spetta al governo", è la sfida che il segretario democrat lancia in direzione a Letta, chiedendogli di "giocare a carte scoperte" ma ricevendo un impegno del premier a "non galleggiare" e a fare "gioco di squadra" sulle riforme e sull'esecutivo (VIDEO).

La riforma del Senato -
Nel corso del suo intervento, il segretario democratico ha anche difeso l'Italicum (VIDEO) e annunciato le riforme del Titolo v della Costituzione e del Senato: "150 persone, di cui 108 sindaci di comuni capoluogo, 21 presidenti di Regione e 21 esponenti della società civile". Il segretario Dem ha spiegato che i nuovi senatori saranno senza indennità e non eletti. Il Senato non voterà il bilancio, non darà la fiducia, e concorrerà all'elezione del presidente della Repubblica e contribuirà all'elezione dei rappresentanti degli organi europei.

Letta: "Il mio impegno c'è tutto" -
"Dobbiamo trovare le intese e la duttilità per consegnare un risultato efficace sulla legge elettorale, il mio impegno c'è tutto, è un'occasione irripetibile, se la cogliamo il Pd sarà protaqonista della storia del Paese altrimenti staremo nelle cronache piccole e secondarie". A dirlo è stato invece il premier che nel suo intervento ha poi condiviso l'analisi di Renzi sul M5S: "Appena è partito un percorso di riforme efficace loro si sono messi di traverso" (VIDEO). Sempre a proposito delle riforme ha aggiunto: "Quel che succederà alla Camera la prossima settimana determinerà il fatto che si possano fare bene le due cose".

Renzi: "Vogliamo cambiare schema? Discutiamone il 20 febbraio" - Renzi ha infine ripreso la parola per l'intervento conclusivo. "La proposta è: se vogliamo giocare un altro schema, confermare quello attuale, se si vuol dire che il pacchetto di Renzi non va bene, o dire che si va alle elezioni (con il Consultellum, il sorteggio o come preferite), credo che possiamo differire la riflessione sul Jobs act e dedicare la direzione del 20 non più a un discorso monotematico sul lavoro, ma a fare chiarezza su quel che pensa il Pd sul governo".

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