Il provvedimento, che sarebbe scaduto l'8 febbraio, è passato con 174 voti favorevoli, 58 contrari e 12 astenuti. Soddisfatto il premier Letta: "Dopo decenni è la prima risposta. Impegno ora ad applicarlo bene". Il ministro Orlando: "Una riscossa"
Il provvedimento è passato con 174 voti favorevoli, 58 contrari e 12 astenuti. Il M5S ha votato no, così come Lega Nord. Sel si è astenuta. Tutti gli altri gruppi hanno votato a favore.
Letta: "Ora applicarlo bene" - Soddisfatto il premier Enrico Letta, che ha twittato: “Dopo decenni è la prima risposta a quel dramma. Impegno ora ad applicarlo bene”.
Decretolegge #terradeifuochi è stato oggi convertito in legge.Dopo decenni è la prima risposta a quel dramma.Impegno ora ad applicarlo bene.
— Enrico Letta (@EnricoLetta) 5 Febbraio 2014
Il ministro Orlando: “Una riscossa” - Soddisfatto anche il ministro dell'Ambiente Andrea Orlando che considera questo un "punto di partenza" di un percorso. Ora sarà avviato un confronto con i territori per valutare come poter usare al meglio questo provvedimento.
"Finalmente siamo nelle condizioni per determinare una riscossa per quell'area - osserva Orlando, dopo aver partecipato al voto in Aula al Senato - L'ho detto in più occasioni: non tutto è risolvibile con un decreto perché là si sono sommate spesso le contraddizioni della storia del Paese insieme con il collasso di alcune istituzioni".
Con il voto del Senato è legge il decreto sulle Emergenza Ambientali. #Terradeifuochi
— Andrea Orlando (@AndreaOrlandosp) 5 Febbraio 2014
Don Patriciello: “Un punto di inizio, non di arrivo” - Per don Maurizio Patriciello, che da anni porta avanti una lotta per riconoscere l'emergenza ambientale di quell'area, il fatto che il decreto legge sulla Terra dei Fuochi sia stato approvato e sia diventato legge, è un "punto di inizio, non certo di arrivo". Si dice "contento" perché "la terra dei Fuochi finalmente è diventato un problema nazionale e questo è avvenuto grazie al lavoro dei volontari". "Ha vinto anche la linea del dialogo - aggiunge - l'unica strada che noi conosciamo".