Porcellum, Consulta: il premio di maggioranza è distorsivo

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Le motivazioni con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la legge elettorale: rischio sovra-rappresentazione, compromessa libertà voto. Restano però valide le elezioni e gli atti del Parlamento. M5S: "Referendum online sulla riforma"

La libertà di voto del cittadino "risulta compromessa" dall'attuale legge elettorale, nella parte in cui non consente all'elettore di esprimere una preferenza per i candidati. La Corte Costituzionale ha depositato le motivazioni della sentenza con la quale il 4 dicembre scorso ha bocciato il Porcellum. La sentenza, lunga 26 pagine, è la numero 1/2014 e il relatore è Giuseppe Tesauro.
I giudici costituzionali aggiungono che il premio di maggioranza previsto dal Porcellum "è foriero di una eccessiva sovra-rappresentazione" e può produrre "una distorsione", perché non impone "il raggiungimento di una soglia minima di voti alla lista".

"Rapporto rappresentanza alterato" - "Le condizioni stabilite dalle norme censurate sono tali da alterare per l'intero complesso dei parlamentari - si legge nella sentenza - il rapporto di rappresentanza fra elettori ed eletti. Anzi, impedendo che esso si costituisca correttamente e direttamente, coartano la libertà di scelta degli elettori nell'elezione dei propri rappresentanti in parlamento, che costituisce una delle principali espressioni della sovranità popolare e pertanto contraddicono il principio democratico, incidendo sulla stessa libertà del voto".

Nessun vuoto normativo - "La normativa che resta in vigore per effetto della dichiarata illegittimità costituzionale" del Porcellum "è complessivamente idonea a garantire il rinnovo, in ogni momento, dell'organo costituzionale elettivo”, così come richiesto dalla "costante giurisprudenza di questa Corte".
"E' evidente - proseguono i giudici - che la decisione che si assume, di annullamento delle norme censurate, avendo modificato in parte la normativa che disciplina le elezioni per la Camera e per il Senato, produrrà i suoi effetti esclusivamente in occasione di una nuova consultazione elettorale".
La bocciatura quindi "non tocca in alcun modo gli atti posti in essere in conseguenza di quanto stabilito durante il vigore delle norme annullate, compresi gli esiti delle elezioni svoltesi e gli atti adottati dal Parlamento eletto".

Porcellum non paragonabile ad altri sistemi - Le liste bloccate lunghe previste dal Porcellum "rendono la disciplina in esame non comparabile né con altri sistemi caratterizzati da liste bloccate solo per parte dei seggi, né con altri" che prevedono un "numero dei candidati talmente esiguo da garantire l'effettiva conoscibilità degli stessi".

Pd: “Non ci sono più alibi”
- "Dopo il deposito delle motivazioni della sentenza della consulta non ci sono più alibi, possiamo, anzi dobbiamo procedere spediti per riformare la legge elettorale". Lo dichiara la responsabile Riforme del Pd Maria Elena Boschi evidenziando che la sentenza "conferma la legittimità" delle tre proposte Pd.

M5S: "Referendum online" -  "Il Movimento 5 Stelle terrà un referendum su internet per decidere quale modello di legge elettorale appoggiare". Lo ha detto il nuovo capogruppo al Senato Maurizio Santangelo a Radio Anch'io.

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