Governo, ipotesi rimpasto. Renzi: "Roba da Prima Repubblica"
PoliticaPossibili cambi nell’esecutivo. In bilico anche il ministro De Girolamo dopo lo scandalo Asl. Intanto il segretario Pd sale al Colle e twitta: “Rimpasto? Parliamo di cose concrete”. Letta, dal Messico, ribadisce: “Sono ottimista, 2014 anno fondamentale”
Voglia di non entrare nel dibattito ribadita anche dopo il faccia a faccia con Napolitano con un tweet:
Parlare di rimpasto è roba da prima repubblica #chenoia Vi prego: parliamo di #coseconcrete
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 13 Gennaio 2014
Renzi riunisce i parlamentari per raccogliere idee - Intanto però il sindaco di Firenze ha convocato per la serata di lunedì i capigruppo e i presidenti delle commissioni parlamentari per raccogliere idee e iniziare a riempire il famoso “file di excel” con i temi da mettere in calendario e le date entro cui i provvedimenti andranno varati. Il segretario, ha spiegato un deputato a lui vicino, intende serrare i ranghi e chiedere a tutti responsabilità affinché gli annunci non finiscano nelle secche delle aule parlamentari. Per esempio al legge elettorale, su cui Renzi punta moltissimo. Poi vi sono i punti del patto di coalizione che sarà siglato, dal “jobs act” alle unioni civili su cui si sta cercando un'intesa che potrebbe accontentare anche Angelino Alfano: l'idea è di togliere dal ddl in discussione in Senato le parti economiche più onerose e il capitolo adozioni. Nel pacchetto, secondo qualcuno, rientra anche la nuova squadra di governo anche se Renzi continua a non voler entrare nel dibattito. Su questo tra i democratici vi sono punti di vista diversi: c'è chi considera scontato un Letta-bis contestuale al voto alle Camera su 'Impegno 2014' - come il premier ha ribattezzato la nuova agenda - ipotesi più gradita. E chi invece vede all'orizzonte solo un rimaneggiamento.
Letta ribadisce: "2014 anno della svolta"
Chi uscirebbe dall’esecutivo - Di certo tutti danno per scontati cambiamenti di peso. Il primo è quello di Nunzia de Girolamo, dopo la vicenda della Asl di Benevento, così come è considerata certa la sostituzione di Annamaria Cancellieri. E con il riaccendersi del caso Shalabayeva, tornerebbe a scricchiolare la poltrona di Alfano. Fuori, secondo il borsino, anche Enrico Giovannini e Flavio Zanonato cosiì come circola il nome, ma per equilibri interni alla vecchia Scelta civica, di Giampiero D'Alia. Fabrizio Saccomanni sarebbe invece blindato e anche Massimo Bray, dato in uscita, potrebbe restare al suo posto.
E chi entrerebbe - Quanto alle new entry, se Renzi accettasse di entrare a pieno titolo nella partita c'è chi ipotizza che la compagine del Pd rifletta i criteri della segreteria: volti nuovi e giovani. Così si fa il nome della Boschi per le Riforme, anche se non manca chi la indica alla Giustizia, e dei renziani “doc” Dario Nardella e Flavio Lotti. Da giorni poi si parla di una promozione per Graziano Delrio anche se il ministro non ha fatto mistero che preferirebbe passare il turno. E c'è chi dà per probabile la poltrona di ministro del Lavoro per Guglielmo Epifani.