Il ministro del Welfare risponde a Matteo Renzi sulla riforma dei contratti di assunzione: "Se non c'è la ripresa economica è difficile creare occupazione". E per gennaio annuncia il via agli incontri per la riforma degli ammortizzatori sociali
"Abbiamo incentivato la trasformazione di contratti a termine in contratti a tempo indeterminato. La proposta del contratto unico è una delle vie possibili, ma non è l'unica". Così il ministro per il lavoro Enrico Giovannini risponde a Matteo Renzi, che domenica sera aveva lanciato la sua proposta di riforma del mercato del lavoro con una maggiore flessibilità in uscita a fronte di più garanzie.
"Non è una proposta nuova - ha aggiunto Giovannini - riuscire a rendere più stabile il lavoro è una delle esigenze che tutti abbiamo. Nella legge di stabilità abbiamo introdotto un incentivo per le imprese che trasformano in tempo indeterminato un contratto a tempo determinato. Solo un lavoro che ha un respiro a lungo termine consente di metter su famiglia" e di avere dei progetti di vita. Comunque, secondo il titolare del dicastero, "del piano presentato da Renzi e dal suo team ci sono varie versioni: c'è un po' di confusione e speriamo che a gennaio queste proposte diventino molto più concrete". Noi, ha proseguito il ministro "siamo pronti a discuterne ma se non c'è la ripresa economica e' difficile creare lavoro. Cambiare semplicemente le regole non è che crea lavoro". Sulla proposta Alfano che chiede tre anni senza burocrazia Giovannini ha detto: "C'è già, togliere burocrazia alle nuove imprese è importantissimo ma anche finanziare la partenza di nuove imprese".
Infine Giovannini ha detto che il governo sta lavorando alla riforma degli ammortizzatori sociali. "Abbiamo convocato le parti sociali per l'inizio dell'anno per discutere di come cambiare questi ammortizzatori perché è anche vero che la cassa integrazione e in deroga e soprattutto la mobilità in alcuni casi ha determinato degli abusi. Pensare ad un ammortizzatore generalizzato per tutti ha un costo molto elevato".
"Non è una proposta nuova - ha aggiunto Giovannini - riuscire a rendere più stabile il lavoro è una delle esigenze che tutti abbiamo. Nella legge di stabilità abbiamo introdotto un incentivo per le imprese che trasformano in tempo indeterminato un contratto a tempo determinato. Solo un lavoro che ha un respiro a lungo termine consente di metter su famiglia" e di avere dei progetti di vita. Comunque, secondo il titolare del dicastero, "del piano presentato da Renzi e dal suo team ci sono varie versioni: c'è un po' di confusione e speriamo che a gennaio queste proposte diventino molto più concrete". Noi, ha proseguito il ministro "siamo pronti a discuterne ma se non c'è la ripresa economica e' difficile creare lavoro. Cambiare semplicemente le regole non è che crea lavoro". Sulla proposta Alfano che chiede tre anni senza burocrazia Giovannini ha detto: "C'è già, togliere burocrazia alle nuove imprese è importantissimo ma anche finanziare la partenza di nuove imprese".
Infine Giovannini ha detto che il governo sta lavorando alla riforma degli ammortizzatori sociali. "Abbiamo convocato le parti sociali per l'inizio dell'anno per discutere di come cambiare questi ammortizzatori perché è anche vero che la cassa integrazione e in deroga e soprattutto la mobilità in alcuni casi ha determinato degli abusi. Pensare ad un ammortizzatore generalizzato per tutti ha un costo molto elevato".