Governo, Alfano: dalle larghe intese alle intese chiare

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Il leader del Ncd sulle prospettive dell'esecutivo. "La nostra scommessa non è eterna ma di un anno, fino al 2015". E aggiunge: non vogliamo piacere alla sinistra. Restano aperti i casi dei sottosegretari di Forza Italia e del sindaco De Luca

"Siamo passati da un governo di intese larghe a un governo di intese chiare: quelle di prima erano molto larghe e un po' meno chiare; queste saranno un po' meno larghe ma certamente più chiare". Parola di Angelino Alfano che da Milano, con il suo Nuovo centrodestra, discute delle prospettive di governo. "Abbiamo fatto una scommessa politica che non è eterna ma di un anno fino 2015" precisa il vicepremier. "Sono convinto - aggiunge - che nel 2015 gli italiani potranno avere l'alternativa di un governo vincente". E precisa: "L'ambizione che non abbiamo è quella di fare un movimento di centrodestra che piace alla sinistra. Se così fosse avremmo sbagliato".

Alfano: non vogliamo piacere a sinistra - Per questo, spiega il leader di Ncd, "prendiamo mazzolate sia da giornali di destra che di sinistra, vuol dire che siamo nel giusto. Sappiamo di essere alternativi a una sinistra che non ha perso il riflesso condizionato della sinistra storica di controllo delle persone". Riferimento, questo a quello che definisce un "eccesso di intercettazioni, di tassazione e di verifiche fiscali". "Le nostre distanze e differenze rispetto alla sinistra - conclude - restano tutte vive più che mai".

Alfano ribadisce infine che il suo movimento non rinnega la storia da cui proviene, che coincide con la "grande storia del centrodestra italiano che, dal '94, ha saputo riunire" i moderati grazie alla "grande intuizione di Silvio Berlusconi". E aggiunge: "Noi sappiamo esattamente da dove veniamo e dove vogliamo andare".

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