Forza Italia sale al Quirinale e chiede che il premier si presenti dimissionario in Aula. Il capo dello Stato: "E' necessario segnare la discontinuità politica con l’esecutivo di larghe intese". Letta concorda: "Ci rafforzerà"
Il governo tornerà in aula per chiedere nuovamente la fiducia, dopo l'uscita di Forza Italia dalla maggioranza. Lo ha deciso il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano proprio in seguito all'incontro con la delegazione del partito di SilviO Berlusconi nel pomeriggio di giovedì. In una nota del Quirinale si legge che il Capo dello Stato ha chiarito "che ci sarà senza dubbio un passaggio parlamentare che segni la discontinuita' politica tra il governo delle larghe intese e il governo che ha ricevuto la fiducia sulle legge di Stabilità". Le forme e i tempi di tale passaggio, si apprende ancora, saranno oggetto di una consultazione del Presidente della Repubblica con il Presidente del Consiglio previsto per lunedì.
Forza Italia: "Letta si presenti dimissionario" - Nel corso dell'incontro al Quirinale, la delegazione forzista, aveva osservato che l'uscita di Forza Italia dalla maggioranza comporta "la necessità di un'apertura formale della crisi di governo, con le dimissioni di Enrico Letta, per affrontare in Parlamento la nuova situazione". La richiesta delle dimissioni di Letta sono state poi ribadite nuovamente da Renato Brunetta. Ma gli esponenti di Forza Italia arrivati a questo punto mettono in discussione anche la strada delle riforme. "La piattaforma politico programmatica che era alla base della costituzione del governo di larghe intese - scrivono in una nota - aveva la stessa maggioranza con cui si era avviato in Parlamento il percorso delle riforme istituzionali. Un processo di discontinuità che coinvolge l'esistenza del governo non può non avere lo stesso tipo di influenza per quanto riguarda l'iter delle riforme".
Letta: "Rafforzerà ulteriormente governo" - Da Palazzo Chigi emerge piena sintonia con il Colle, il passaggio parlamentare ci sarà e costituirà un'occasione per rafforzare ulteriormente il governo e la sua legittimità, peraltro ponendosi in linea con il voto, ampio, di fiducia sulla legge di stabilità.
Alfano: "Abbiamo i numeri per tenere in vita il governo" - Sulla vita del governo è intervenuto in giornata anche Angelino Alfano. "Abbiamo i numeri per tenere in vita il governo, ma anche viceversa" ha detto il leader del Nuovo Centrodestra, aggiungendo che "subito dopo il congresso del Partito democratico e l'approvazione definitiva della legge di Stabilità vogliamo fare con i partner di governo un contratto di programma, che chiamerei 'Italia 2014".
La cronaca della giornata:
Forza Italia: "Letta si presenti dimissionario" - Nel corso dell'incontro al Quirinale, la delegazione forzista, aveva osservato che l'uscita di Forza Italia dalla maggioranza comporta "la necessità di un'apertura formale della crisi di governo, con le dimissioni di Enrico Letta, per affrontare in Parlamento la nuova situazione". La richiesta delle dimissioni di Letta sono state poi ribadite nuovamente da Renato Brunetta. Ma gli esponenti di Forza Italia arrivati a questo punto mettono in discussione anche la strada delle riforme. "La piattaforma politico programmatica che era alla base della costituzione del governo di larghe intese - scrivono in una nota - aveva la stessa maggioranza con cui si era avviato in Parlamento il percorso delle riforme istituzionali. Un processo di discontinuità che coinvolge l'esistenza del governo non può non avere lo stesso tipo di influenza per quanto riguarda l'iter delle riforme".
Letta: "Rafforzerà ulteriormente governo" - Da Palazzo Chigi emerge piena sintonia con il Colle, il passaggio parlamentare ci sarà e costituirà un'occasione per rafforzare ulteriormente il governo e la sua legittimità, peraltro ponendosi in linea con il voto, ampio, di fiducia sulla legge di stabilità.
Alfano: "Abbiamo i numeri per tenere in vita il governo" - Sulla vita del governo è intervenuto in giornata anche Angelino Alfano. "Abbiamo i numeri per tenere in vita il governo, ma anche viceversa" ha detto il leader del Nuovo Centrodestra, aggiungendo che "subito dopo il congresso del Partito democratico e l'approvazione definitiva della legge di Stabilità vogliamo fare con i partner di governo un contratto di programma, che chiamerei 'Italia 2014".
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