Legge di stabilità, Letta: "Giù tasse per famiglie e lavoro"

Politica

Il premier: "Niente tagli alla sanità. Basta mannaie". Poi annuncia: "Aggressione ai capitali esportati illegalmente". Manovra da 11,5 miliardi per il 2014. Saccomanni: "Non cresceremo alla cinese ma l'Italia sarà fuori dalla recessione"

Riduzione delle tasse per le famiglie e i lavoratori. Niente tagli alla sanità. Incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato. Aggressione ai capitali esportati illegalmente. Prima ancora di arrivare all'ok definitivo in Cdm alla legge di Stabilità, il presidente del Consiglio Enrico Letta ha incontrato la stampa per illustrare entità (11,5 miliardi di euro nel 2014; 7,5 miliardi nel 2015 e 7,5 miliardi nel 2016) e linee guida della manovra. Circa la metà delle risorse necessarie per il prossimo anno - ha detto il premier - saranno reperite da tagli alla spesa per 3,5 miliardi (2,5 dal bilancio dello Stato e 1 dai trasferimenti alle regioni) e altri 3,2 miliardi da dismissioni immobiliari e altro. "Non cresceremo alla cinese - dice il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni - ma sono sicuro che l'intervento riporterà l'Italia fuori dalla recessione".

Per tre anni niente tagli alla sanità - "Voglio tranquillizzare i cittadini, non ci sono tagli alla sanità per i prossimi tre anni e non aumenta la pressione fiscale su cittadini e imprese". Il premier ha commentato così in conferenza stampa il dietro front sui tagli alla sanità per 2,6 miliardi: "Basta mannaie - ha aggiunto - abbiamo mantenuto gli impegni" per andare nella "giusta direzione dello sviluppo e della crescita".  "Siamo molto contenti di aver smentito le Cassandre che parlavano di tagli alla sanità", ha aggiunto il vicepremier Alfano.

La riduzione delle tasse -
Secondo il presidente del Consiglio ci sarà un calo complessivo delle tasse nel triennio dal 44% "al 43,3%", un calo delle tasse "che per famiglie e imprese comincia subito". Per i lavoratori, invece, "nell'arco del triennio ci sarà una riduzione delle tasse di 5 miliardi di euro". Ma la "discussione spetterà al Parlamento e alle parti sociali".

Alfano: "Meno spesa pubblica, meno tasse" (video)



Comuni, allentamento del patto di stabilità - Il premier ha annunciato anche un "allentamento del patto di stabilità per i Comuni di un miliardo di euro". A cui si aggiungerà per il 2014 il trasferimento di un altro miliardo per ridurre il prelievo della nuova tassa sulla casa Trise. Letta ha sottolineato come si tratti di "un segnale importante per investimenti da parte dei Comuni in conto capitale per creare occupazione e attività".

La Trise non sarà come l'Imu -
A proposito delle indiscrezioni sulla Service Tax, che scatterà dal 2014 e e assorbirà Imu, Tares e Tarsu sotto il nome di Trise, il presidente del Consiglio ha assicurato: "La Trise non sarà come l'Imu, sarà totalmente diverso come ho già detto. L'inquadramento generale della Trise lo vedrete nel testo e anche il Parlamento contribuirà".

Alle prossime elezioni si voterà solo di domenica - Novità anche per quanto riguarda il voto: alle prossime elezioni si voterà solo di domenica e non anche di lunedì, ha detto Letta: "L'eliminazione di questa anomalia italiana - ha aggiunto spiegando alcuni dei tagli per 2,5 miliardi di euro che saranno fatti alle spese dello Stato - consente un risparmio secco di 100 milioni di euro".

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