Il premier, intervenendo al Council of Foreign Relations di New York, si dice certo che “sulle sorti di Silvio Berlusconi troveremo una soluzione nel rispetto del diritto”. Poi annuncia che la legge di stabilità conterrà tagli delle tasse sul lavoro
"Sto cercando di fare del mio meglio per l’Italia ma gestire una grande coalizione non è facile. Sulle sorti di Silvio Berlusconi troveremo certamente una soluzione nel rispetto del diritto. E sono anche convinto che la stabilità prevarrà". Lo ha assicurato il presidente del Consiglio Enrico Letta, intervenendo al Council of Foreign Relations di New York. "Sono ottimista per il futuro della crescita in Italia perché le misure prese negli ultimi anni avranno conseguenze positive". Poi ha annunciato: “La legge di stabilità che stiamo per presentare contiene un programma di bilancio molto importante, che prevede anche un consistente taglio delle tasse sul lavoro, che per l'Italia è un punto cruciale”. Il premier è tornato inoltre sulla necessità di una riforma della giustizia, ma non per i problemi di Berlusconi.
Nel suo intervento al Council of Foreign Relations, Letta ha parlato anche delle elezioni politiche tedesche, che hanno decretato il successo della cancelliera uscente Angela Merkel ma anche la necessità di formare un governo di coalizione, sottolineando che l'Italia auspica che l'Unione europea concentri ora la sua politica economica sulla crescita, abbandonando la prudenza legata all'attesa delle elezioni tedesche che ha contraddistinto il 2013. "Dopo le elezioni tedesche non ci sono più alibi, bisogna rimettere la crescita al centro della nostra azione comune". Anticipando i contenuti della presidenza italiana dell'Unione nel secondo semestre del 2014, Letta ha detto che la priorità è di migliorare la governance europea, per rendere più rapido ed efficiente il processo decisionale. La Ue deve essere capace di "dare risposte rapide, senza aspettare una decisione che arrivi dopo 30 vertici e magari sia quella del presidente della Bce Mario Draghi".
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Nel suo intervento al Council of Foreign Relations, Letta ha parlato anche delle elezioni politiche tedesche, che hanno decretato il successo della cancelliera uscente Angela Merkel ma anche la necessità di formare un governo di coalizione, sottolineando che l'Italia auspica che l'Unione europea concentri ora la sua politica economica sulla crescita, abbandonando la prudenza legata all'attesa delle elezioni tedesche che ha contraddistinto il 2013. "Dopo le elezioni tedesche non ci sono più alibi, bisogna rimettere la crescita al centro della nostra azione comune". Anticipando i contenuti della presidenza italiana dell'Unione nel secondo semestre del 2014, Letta ha detto che la priorità è di migliorare la governance europea, per rendere più rapido ed efficiente il processo decisionale. La Ue deve essere capace di "dare risposte rapide, senza aspettare una decisione che arrivi dopo 30 vertici e magari sia quella del presidente della Bce Mario Draghi".
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