Il ministro, in un colloquio col Corriere, si dice "pronto a lasciare". Fassina: "E' preoccupato per la demagogia". Ma l'ultimatum scatena il centrodestra: "Minacce che non spaventano nessuno". Letta difende il titolare dell'Economia: "Piena sintonia"
Nello sfogo con il quotidiano di via Solferino, Saccomanni aveva detto: “L’Italia deve mantenere gli impegni altrimenti sarò costretto a dimettermi. Ho una credibilità da difendere e non ho alcuna mira politica". A pesare è quello 0,1 di sforamento del tetto del 3% nel rapporto deficit/pil, ma soprattutto le pressioni dei partiti prima sull'Imu e adesso sull'Iva.
In giornata il ministro, al raduno dell'Associazione nazionale finanzieri d'Italia, ha smorzato la sua posizione: "I valori della Guardia di Finanza confortano e rafforzano la mia determinazione di continuare nella mia missione", ha detto.
La solidarietà del premier - Intanto il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha espresso a Saccomanni "vicinanza e piena sintonia". Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi aggiungendo che "i margini per soluzioni di politica economica ci sono". Le stesse fonti aggiungono con fermezza che devono finire gli "aut aut al governo".
Epifani: "Ha la nostra fiducia" - "Saccomanni ha la nostra fiducia", ha detto il segretario del Pd Guglielmo Epifani, alla festa del partito di Modena. "L'unica cosa che gli chiediamo è che quando si tratterà di fare scelte di rigore si ricordi sempre che in una crisi come questa le scelte di rigore hanno bisogno di grande equità e grande giustizia sociale".
Fassina: “Saccomanni preoccupato per demagogia” - "Mi risulta che il ministro Saccomanni è molto preoccupato rispetto alla situazione della finanza pubblica e alla demagogia che segna una parte della maggioranza che sostiene il Governo Letta". Così invece il viceministro dell'Economia Stefano Fassina a SkyTG24.
Gasparri (Pdl): “Minacce non ci spaventano” - "Saccomanni fa fatica a gestire una situazione economica complessa che richiede ben altro spirito di iniziativa e maggiore capacità di visione. Penso da tempo che altre scelte per il ministero sarebbero migliori. A partire da una diretta responsabilità di Letta in materia economica". Lo dichiara Maurizio Gasparri, Vicepresidente del Senato (Pdl) sottolineando che "le minacce di Saccomanni non fanno paura a nessuno".
Gasparri ricorda che "abbiamo indicato coperture per oltre dieci miliardi di euro, che coprono largamente la cancellazione dell'Imu sulla prima casa e il blocco dell'Iva. Forse perfino Saccomanni sa che se l'Iva aumentasse le entrate dello Stato diminuirebbero. Insomma se non se la sente lasci. E le prevedibili liturgiche dichiarazioni di sostegno che arrivano scontate non lo illudano. Un cambio all'Economia è auspicato da tutti, a destra e a sinistra. Ne ho personale riscontro da mesi. E allora meno Imu, stop all'Iva e meno Saccomanni. Non è una ricetta risolutiva, ma attenua i mali".
Le eventuali dimissioni di #saccomanni non fanno paura,quello che spaventa gli italiani e' la crisi.
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) September 22, 2013