Dopo il messaggio di Napolitano, il Pdl è cauto sulle mosse future. Il legale Longo: "La clemenza sarà richiesta". Ma poi rettifica. Per il Cavaliere si aprono diversi scenari
Pd e Pdl plaudono alle parole di Giorgio Napolitano. Il day-after del messaggio del capo dello Stato sulla sentenza di Berlusconi trova il consenso delle forze di maggioranza, mentre viene contestata dall'opposizione. E per il Cavaliere spunta l'ipotesi di una richiesta di grazia da inoltrare al Quirinale.
Longo e l'ipotesi "grazia", poi smentita - "La grazia verrà prima o poi formalmente richiesta". Con queste parole Pietro Longo, deputato Pdl e avvocato di Silvio Berlusconi, alimenta intanto un piccolo "giallo". Pochi minuti dopo aver rilasciato queste dichiarazioni a Radio Capital, il legale del Cavaliere è tornato infatti sui suoi passi (AUDIO): "Smentisco categoricamente di aver dichiarato che il Presidente Berlusconi prima o poi chiederà la grazia. Mi sono limitato a precisare le fonti normative per il beneficio che il presidente della Repubblica può concedere a sua assoluta discrezionalità". Il professore Franco Coppi, altro legale del Cavaliere ha invece detto che la richiesta di grazia "è una delle soluzioni all'attenzione, però ce ne sono anche altre. Ci sono buone probabilità, ma ancora non è stato deciso niente".
Pdl cauto sulla nota di Napolitano - In giornata sono arrivate anche molte reazioni alla nota diffusa martedì da Napolitano. La versione ufficiale del Pdl è quella di un "moderato giudizio positivo ", ma "senza fanfare". Ma, spenti i microfoni, l'amarezza e la rabbia, sono palpabili, almeno secondo quanto riferiscono i retroscena dei quotidiani, con i falchi che, interpretando lo stato d'animo del Cavaliere, parlano apertamente di "mazzata" perché di fatto "si è blindato il governo", chiudendo ad ogni ipotesi di elezioni anticipate, senza che si sia affrontato il tema dell'irretroattività della legge Anticorruzione.
Pd soddisfatto, Grillo all'attacco - Per il Pd, le parole di Napolitano sono "rispettose di tutti i ruoli" istituzionali e con il suo segretario Guglielmo Epifani, plaude al messaggio con cui il presidente della Repubblica risponde alle "pressioni, anche indebite", da lui ricevute perché assicurasse l'agibilità politica di Silvio Berlusconi.
Duro invece il commento di Beppe Grillo che, con un post pubblicato sul blog, dice: "Se Berlusconi sarà salvato, moriranno le istituzioni. Napolitano uscirà di scena nel peggiore dei modi. Il mio consiglio è che rassegni ora le dimissioni".
La cronaca della giornata (qui la versione mobile):
Longo e l'ipotesi "grazia", poi smentita - "La grazia verrà prima o poi formalmente richiesta". Con queste parole Pietro Longo, deputato Pdl e avvocato di Silvio Berlusconi, alimenta intanto un piccolo "giallo". Pochi minuti dopo aver rilasciato queste dichiarazioni a Radio Capital, il legale del Cavaliere è tornato infatti sui suoi passi (AUDIO): "Smentisco categoricamente di aver dichiarato che il Presidente Berlusconi prima o poi chiederà la grazia. Mi sono limitato a precisare le fonti normative per il beneficio che il presidente della Repubblica può concedere a sua assoluta discrezionalità". Il professore Franco Coppi, altro legale del Cavaliere ha invece detto che la richiesta di grazia "è una delle soluzioni all'attenzione, però ce ne sono anche altre. Ci sono buone probabilità, ma ancora non è stato deciso niente".
Pdl cauto sulla nota di Napolitano - In giornata sono arrivate anche molte reazioni alla nota diffusa martedì da Napolitano. La versione ufficiale del Pdl è quella di un "moderato giudizio positivo ", ma "senza fanfare". Ma, spenti i microfoni, l'amarezza e la rabbia, sono palpabili, almeno secondo quanto riferiscono i retroscena dei quotidiani, con i falchi che, interpretando lo stato d'animo del Cavaliere, parlano apertamente di "mazzata" perché di fatto "si è blindato il governo", chiudendo ad ogni ipotesi di elezioni anticipate, senza che si sia affrontato il tema dell'irretroattività della legge Anticorruzione.
Pd soddisfatto, Grillo all'attacco - Per il Pd, le parole di Napolitano sono "rispettose di tutti i ruoli" istituzionali e con il suo segretario Guglielmo Epifani, plaude al messaggio con cui il presidente della Repubblica risponde alle "pressioni, anche indebite", da lui ricevute perché assicurasse l'agibilità politica di Silvio Berlusconi.
Duro invece il commento di Beppe Grillo che, con un post pubblicato sul blog, dice: "Se Berlusconi sarà salvato, moriranno le istituzioni. Napolitano uscirà di scena nel peggiore dei modi. Il mio consiglio è che rassegni ora le dimissioni".
La cronaca della giornata (qui la versione mobile):