Dl Fare, ok dal Senato. Ma resta alta la tensione Pd-Pdl

Politica

Palazzo Madama approva il decreto del governo, che però va sotto due volte. Intanto è scontro nella maggioranza: Epifani chiede un passo indietro a Berlusconi, Schifani: "Incendia il clima politico". Il Csm apre una pratica sul giudice Esposito

Via libera del Senato al decreto del fare con 190 sì, 67 no e 1 astenuto. Il provvedimento torna ora alla Camera per la terza lettura. Hanno votato contro Lega, Movimento Cinque Stelle e Sel. Durante l'approvazione, il governo è andato sotto due volte.
Oltre alle nuove regole per l'accesso ai concorsi in magistratura, è stata soppressa anche la nuova regolamentazione degli stage per le professioni legali, con un emendamento della Lega sul quale il governo aveva espresso parere contrario.

Epifani: "Passo indietro Berlusconi" - Ma nonostante l'approvazione del decreto, resta alta tensione nella maggioranza di governo. Tema centrale, la sentenza su Berlusconi. Se Matteo Renzi, dice che "le decisioni della magistratura si rispettano", il Pdl reagisce con forza ad un'intervista di Guglielmo Epifani in cui preannuncia che non ci saranno ciambelle di salvataggio per Berlusconi dopo la condanna della Cassazione. "La legge è uguale per tutti" dichiara al Corriere della Sera.

Ira del Pdl - A stretto giro di posta arriva lo tsunami delle reazioni. "Craxi diceva che i sindacalisti quando fanno i sindacalisti sono dei grandissimi rompicoglioni, quando entrano in politica restano dei grandissimi coglioni" è la dura reazione del vice presidente del gruppo Pdl alla Camera Maurizio Bianconi mentre Renato Schifani accusa Epifani di "incendiare il clima politico" e Renato Brunetta gli dà del "segretario protempore" che mette a repentaglio l'esecutivo.

Il Csm apre pratica sul giudice Esposito - E non si placano le polemiche suscitate dall'intervista rilasciata dal giudice della Cassazione Esposito, che ribadisce che le sue dichiarazioni sono state "manipolate" con l'inserimento nell'articolo di una domanda sul processo Mediaset, "mai rivoltagli dal giornalista". Il Csm apre una pratica sul magistrato.

La giunta per le elezioni si aggiorna al 9 settembre - Intanto si è riunita in serata la giunta per le elezioni, competente in materia di decadimento dei senatori che non rispondono a certi requisiti,compreso dunque Berlusconi. La giunta, ha fatto sapere il presidente Dario Stefano (Sel), tornerà a riunirsi  il 9 settembre e in quella data verrà ascoltata la proposta del relatore Andrea Augello (Pdl).

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