Ablyazov, il Senato boccia la mozione di sfiducia ad Alfano

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Con 226 no, 55 sì e 13 astenuti Palazzo Madama conferma la fiducia al ministro dell'Interno. Letta in Aula: "Il caso è motivo di imbarazzo, il governo non sapeva". E aggiunge: "Vogliamo costruire risposte per il Paese". LA CRONACA DELLA GIORNATA

Il Senato ha bocciato la mozione di sfiducia presentata da Movimento 5 Stelle e Sel nei confronti del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, sul caso Shalabayeva. Hanno votato 295 senatori. I no sono stati 226, 55 i sì e 13 gli astenuti. In Aula, prima del voto, il presidente del Consiglio Enrico Letta ha difeso l'operato del titolare del Viminale:"E' estraneo", ha spiegato, aggiungendo che "non c'è responsabilità oggettiva del ministro". Il premier ha quindi rilanciato chiedendo un nuovo atto di fiducia nel governo: "Vogliamo continuare a costruire risposte per questo Paese. Questo 'no' consentirà al Governo di lavorare nelle prossime settimane" a provvedimenti sull'Imu e l'Iva, di "risolvere il problema degli esodati" e di "accelerare sul pagamento dei debiti della PA alle imprese" (L'INTERVENTO INTEGRALE DI LETTA).

Nuovi dettagli - Intanto dagli allegati della relazione del Capo della Polizia, pubblicati da Corriere della Sera e Repubblica emergono nuovi dettagli dell'operazione, che dimostrerebbero una partecipazione diretta e fuori dall'ordinario delle autorità kazake nell'operato della polizia italiana. Proprio questo era stato uno dei nodi affrontati, nel corso della cerimonia del Ventaglio, dal Capo dello Stato, che aveva parlato di "fatto inaudito", sottolineando proprio le "inammissibili" pressioni e interferenze esercitate dai diplomatici kazaki.

Financial Times: "Alfano dovrebbe dimettersi" - Il Financial Times scrive che Angelino Alfano dovrebbe dimettersi. In un editoriale intitolato "Rome's imbroglio", il quotidiano finanziario suggerisce che "il governo dovrebbe assumersi la responsabilità per la scivolata kazaka". Citando anche la "condanna" dell'Italia da parte dell'Alto commissariato per i diritti umani delle Nazioni Unite, che ha paragonato la vicenda a quella di una "extraordinary rendition" - come il caso di Abu Omar, consegnato illegalmente alla Cia da agenti italiani - il giornale dice che "sorprendentemente, nessuno ha assunto la responsabilità politica per questo grossolano errore".

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