"L'aumento dell'imposta fu deciso nel 2011 dal governo Berlusconi" precisa il presidente del Consiglio. In arrivo un Piano nazionale per il lavoro ai giovani e la riforma dell'Imu. Sul caso Idem: "Decideremo insieme"
"Non è che io o il mio governo vogliamo aumentare l'Iva". E ancora: "L'Iva aumenta perché è già stato deciso, è già nel bilancio dello Stato. La decisione venne presa nel 2011 dal governo Berlusconi". Così il presidente del Consiglio Enrico Letta, nel corso della trasmissione In mezz'ora, torna sul tema caldo della politica. E spiega che l'aumento dell'imposta sul valore aggiunto (che il 1 luglio passa dal 21 al 22%, ndr) "non è stato il mio governo a deciderlo".
No a diktat, ma troveremo una soluzione - Le parole di Letta arrivano all'indomani dell'ultimatum al governo del ministro dell'Interno Angelino Alfano, il quale ha messo in dubbio la tenuta del governo nel caso non passi lo stop all'aumento.
Insomma, precisa Letta "l'aumento è stato già deciso e noi dobbiamo trovare le risorse per evitarlo. O spostarlo. Leggo sui giornali editoriali o leader politici che dicono che bisogna evitare l'aumento dell'Iva e sono d'accordo ma l'aumento c'è. Bisogna trovare altre risorse. Sono fiducioso che troveremo una soluzione ma dico, attenzione, i diktat non servono a nessuno".
Piano per i giovani nel prossimo Cdm - Il presidente del Consiglio annuncia poi due misure che saranno introdotte dal governo a breve. "Dobbiamo rimettere il lavoro per i giovani al centro" e questo si farà sia con un piano europeo, da approvare al consiglio Ue di fine settimana, sia "con un piano nazionale italiano che approveremo mercoledì al Consiglio dei ministri. Sarà un piano nazionale con un'attenzione particolare per il Sud, ma che riguarderà tutta l'Italia - ha assicurato - Sarà una cifra significativa che è il frutto del riutilizzo di fondi strutturali europei finiti in un cul de sac e di altre risorse che stiamo trovando", spiega ancora. Inoltre, "è stato fissato per legge che entro il 31 agosto ci sarà la riforma dell'Imu e ci impegniamo a mantenere l'impegno".
Caso Idem: vedro il ministro e decideremo - Infine, un cenno al caso Idem. "Domani pomeriggio incontrerò" il ministro Josefa Idem: "parleremo, vedremo un po' tutte le cose, poi insieme decideremo che cosa fare". E aggiunge: "Confesso che non ho ancora visto tutte le carte. Voglio vedere tutte le carte, perché dobbiamo essere garantisti e ovviamente in grado di garantire che l'opportunità e il rispetto delle regole sono uno degli elementi chiave della vita del nostro governo".
Sulla questione è intervenuto anche l'ex ministro Claudio Scajola: "Di fronte ad una campagna mediatica così violenta e forte, io credo che al di là del merito sia opportuno farsi da parte". (VIDEO)
No a diktat, ma troveremo una soluzione - Le parole di Letta arrivano all'indomani dell'ultimatum al governo del ministro dell'Interno Angelino Alfano, il quale ha messo in dubbio la tenuta del governo nel caso non passi lo stop all'aumento.
Insomma, precisa Letta "l'aumento è stato già deciso e noi dobbiamo trovare le risorse per evitarlo. O spostarlo. Leggo sui giornali editoriali o leader politici che dicono che bisogna evitare l'aumento dell'Iva e sono d'accordo ma l'aumento c'è. Bisogna trovare altre risorse. Sono fiducioso che troveremo una soluzione ma dico, attenzione, i diktat non servono a nessuno".
Piano per i giovani nel prossimo Cdm - Il presidente del Consiglio annuncia poi due misure che saranno introdotte dal governo a breve. "Dobbiamo rimettere il lavoro per i giovani al centro" e questo si farà sia con un piano europeo, da approvare al consiglio Ue di fine settimana, sia "con un piano nazionale italiano che approveremo mercoledì al Consiglio dei ministri. Sarà un piano nazionale con un'attenzione particolare per il Sud, ma che riguarderà tutta l'Italia - ha assicurato - Sarà una cifra significativa che è il frutto del riutilizzo di fondi strutturali europei finiti in un cul de sac e di altre risorse che stiamo trovando", spiega ancora. Inoltre, "è stato fissato per legge che entro il 31 agosto ci sarà la riforma dell'Imu e ci impegniamo a mantenere l'impegno".
Caso Idem: vedro il ministro e decideremo - Infine, un cenno al caso Idem. "Domani pomeriggio incontrerò" il ministro Josefa Idem: "parleremo, vedremo un po' tutte le cose, poi insieme decideremo che cosa fare". E aggiunge: "Confesso che non ho ancora visto tutte le carte. Voglio vedere tutte le carte, perché dobbiamo essere garantisti e ovviamente in grado di garantire che l'opportunità e il rispetto delle regole sono uno degli elementi chiave della vita del nostro governo".
Sulla questione è intervenuto anche l'ex ministro Claudio Scajola: "Di fronte ad una campagna mediatica così violenta e forte, io credo che al di là del merito sia opportuno farsi da parte". (VIDEO)