Alfano: "Non è un capriccio ma un obiettivo". Zanonato: "Nessuno vuole l'aumento dell'Imposta sul valore, ma bisogna recuperare le risorse". Brunetta a SkyTG24: "Troveremo i fondi". Intanto, Zanonato annuncia: taglio alle bollette per 500 milioni
"Non è un capriccio, ma un obiettivo" dichiara il ministro dell'Interno e vicepremier Angelino Alfano. "Letta manterrà gli impegni" dichiara il presidente dei Deputati del Pdl Renato Brunetta che a Sky TG24 ribadisce: "E' possibile trovare le risorse per evitare l'aumento dell'Iva che scatterebbe dal 1° luglio".
Sono ancora l'Imposta sul valore aggiunta e l'imposta sulla prima casa le protagoniste del dibattito politico, che vede il Pdl in pressing sul governo Letta. La risposta di palazzo Chigi, però, per ora non cambia: "Sarà fatto ogni sforzo. Ma conosciamo i saldi 2013 e quindi bisognerà compiere delle scelte". Non si va oltre, ma la conclusione del ragionamento è che sarà complicato riuscire a stoppare l'aumento dell'Iva e contestualmente abolire l'Imu. Sembra però prendere corpo l'ipotesi di uno slittamento dell''affaire' Iva. Il viceministro Stefano Fassina lo ha detto esplicitamente, avanzando la data del 1 gennaio 2014.
Intanto, Il governo punta a tagliare di oltre 500 milioni le bollette della energia elettrica alle imprese e ai cittadini. E' quanto annunciato dal ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, ad Ancona: "Ci siamo voluti concentrare in primis sui costi della bolletta elettrica. Ridurremo tutta una serie di oneri impropri e di rendite per tagliare le bollette alle imprese e ai cittadini di oltre 500 milioni di euro all'anno", ha detto il ministro.
Imu e Iva, Pdl in pressing - Tornando al nodo Iva, rinvio a parte, dal Pdl si preme per uno stop dell'aumento dell'Imposta sul valore aggiunto. Renato Brunetta ha invitato il premier Enrico Letta al rispetto degli impegni presi. Ma il pressing non arriva solo dai partiti, ma direttamente dai membri dell'esecutivo. Come, ad esempio, il vicepremier Angelino Alfano: "Ci battiamo e ci batteremo per eliminare l'Imu sulla prima casa e per evitare l'aumento dell'Iva. Questo è il nostro obiettivo, l'obiettivo per il quale siamo entrati al governo". E aggiunge: "Per noi l'Imu è una bandiera e non ammaineremo la nostra bandiera. Questo va detto in termini molto chiari: noi vogliamo l'eliminazione dell'Imu sulla prima casa. Non è né un capriccio né un puntiglio, perché abbiamo attribuito all'Imu sulla prima casa il calo dei consumi in Italia e un danno straordinario all'economia italiana". Noi, sottolinea, "siamo al governo per liberare i cittadini italiani dall'oppressione fiscale. Ci battiamo per eliminare l'Imu sulla prima casa e per evitare l'aumento dell'Iva".
La partita sul fisco - Ed è proprio quella sul fisco una delle partite più complesse che
si trova di fronte l'esecutivo. Il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, ha
detto che al momento il bilancio pubblico non offre spazi adeguati per trovare gli 8 miliardi necessari su base annua a bloccare l'aumento dell'aliquota ordinaria Iva di un punto come previsto dal 1° luglio e a esentare la prima casa dal pagamento
dell'Imu. "Bisogna avere il coraggio di dire ai cittadini la verità e di spiegare con semplicità ciò che si può fare e ciò che non si può fare perché "molto spesso i 'no' devono essere più dei sì" ha invece dichiarato il premier Letta durante il vertice sul Lavoro con i ministri del Lavoro e delle Finanze di Francia, Germania, Italia e Spagna VIDEO. Insomma, dice a SkyTG24 il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato: "Nessuno vuole aumentare l'Iva, bisogna trovare le risorse". Ma Brunetta insiste: "E' possibile trovare le risorse". VIDEO
Intanto, spiega il vice ministro dell'Economia Stefano Fassina il governo "sta ragionando su diverse soluzioni. Se se aumentassimo di 15 miliardi la quota dei pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione alle imprese nel prossimo semestre e lo facessimo per i debiti in spesa corrente, questo non avrebbe alcun effetto sull'indebitamento e potremo utilizzare l'Iva che incasseremo per spostare l'aumento della stessa Iva almeno al primo gennaio del 2014". Quanto all'Imu, "in questo momento non possiamo permetterci un intervento che la elimina anche per zio Paperone", spiega Fassina, aggiungendo che "bisogna stare attenti alle famiglie che hanno un reddito medio-basso".
Sono ancora l'Imposta sul valore aggiunta e l'imposta sulla prima casa le protagoniste del dibattito politico, che vede il Pdl in pressing sul governo Letta. La risposta di palazzo Chigi, però, per ora non cambia: "Sarà fatto ogni sforzo. Ma conosciamo i saldi 2013 e quindi bisognerà compiere delle scelte". Non si va oltre, ma la conclusione del ragionamento è che sarà complicato riuscire a stoppare l'aumento dell'Iva e contestualmente abolire l'Imu. Sembra però prendere corpo l'ipotesi di uno slittamento dell''affaire' Iva. Il viceministro Stefano Fassina lo ha detto esplicitamente, avanzando la data del 1 gennaio 2014.
Intanto, Il governo punta a tagliare di oltre 500 milioni le bollette della energia elettrica alle imprese e ai cittadini. E' quanto annunciato dal ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, ad Ancona: "Ci siamo voluti concentrare in primis sui costi della bolletta elettrica. Ridurremo tutta una serie di oneri impropri e di rendite per tagliare le bollette alle imprese e ai cittadini di oltre 500 milioni di euro all'anno", ha detto il ministro.
Imu e Iva, Pdl in pressing - Tornando al nodo Iva, rinvio a parte, dal Pdl si preme per uno stop dell'aumento dell'Imposta sul valore aggiunto. Renato Brunetta ha invitato il premier Enrico Letta al rispetto degli impegni presi. Ma il pressing non arriva solo dai partiti, ma direttamente dai membri dell'esecutivo. Come, ad esempio, il vicepremier Angelino Alfano: "Ci battiamo e ci batteremo per eliminare l'Imu sulla prima casa e per evitare l'aumento dell'Iva. Questo è il nostro obiettivo, l'obiettivo per il quale siamo entrati al governo". E aggiunge: "Per noi l'Imu è una bandiera e non ammaineremo la nostra bandiera. Questo va detto in termini molto chiari: noi vogliamo l'eliminazione dell'Imu sulla prima casa. Non è né un capriccio né un puntiglio, perché abbiamo attribuito all'Imu sulla prima casa il calo dei consumi in Italia e un danno straordinario all'economia italiana". Noi, sottolinea, "siamo al governo per liberare i cittadini italiani dall'oppressione fiscale. Ci battiamo per eliminare l'Imu sulla prima casa e per evitare l'aumento dell'Iva".
La partita sul fisco - Ed è proprio quella sul fisco una delle partite più complesse che
si trova di fronte l'esecutivo. Il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, ha
detto che al momento il bilancio pubblico non offre spazi adeguati per trovare gli 8 miliardi necessari su base annua a bloccare l'aumento dell'aliquota ordinaria Iva di un punto come previsto dal 1° luglio e a esentare la prima casa dal pagamento
dell'Imu. "Bisogna avere il coraggio di dire ai cittadini la verità e di spiegare con semplicità ciò che si può fare e ciò che non si può fare perché "molto spesso i 'no' devono essere più dei sì" ha invece dichiarato il premier Letta durante il vertice sul Lavoro con i ministri del Lavoro e delle Finanze di Francia, Germania, Italia e Spagna VIDEO. Insomma, dice a SkyTG24 il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato: "Nessuno vuole aumentare l'Iva, bisogna trovare le risorse". Ma Brunetta insiste: "E' possibile trovare le risorse". VIDEO
Intanto, spiega il vice ministro dell'Economia Stefano Fassina il governo "sta ragionando su diverse soluzioni. Se se aumentassimo di 15 miliardi la quota dei pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione alle imprese nel prossimo semestre e lo facessimo per i debiti in spesa corrente, questo non avrebbe alcun effetto sull'indebitamento e potremo utilizzare l'Iva che incasseremo per spostare l'aumento della stessa Iva almeno al primo gennaio del 2014". Quanto all'Imu, "in questo momento non possiamo permetterci un intervento che la elimina anche per zio Paperone", spiega Fassina, aggiungendo che "bisogna stare attenti alle famiglie che hanno un reddito medio-basso".