La presidente della Camera replica alle dichiarazioni del leader del M5S: "Sono dannose per il Paese". Intanto due grillini lasciano e passano al Gruppo Misto. Dura la reazione del Movimento: “Ora sono liberi di prendersi i soldi”
Beppe Grillo ancora una volta incendia la polemica politica. A finire nel mirino dei suoi attacchi è il Parlamento, che in un post pubblicato sul suo blog viene definito "la tomba maleodorante della Seconda Repubblica". Immediate le reazioni, a cominciare da quella della presidente della Camera Laura Boldrini, secondo la quale le parole del leader del Movimento 5 Stelle "tendono di nuovo a colpire il Parlamento e quindi la democrazia".
Intanto, due grillini eletti in Puglia hanno lasciato il M5S alla Camera e sono passati al Gruppo misto. Si tratta di Vincenza Labriola e Alessandro Furnari.
Dura la reazione del M5S che, in una nota ufficiale, dice: “Ora sono liberi di tenersi i soldi”. Sulla stessa scia anche le polemiche in Rete. Solidarietà è stata espressa invece dal presidente del Gruppo Misto alla Camera ai due ex grillini, a cui ha dato il benvenuto, per gli attacchi subiti in seguito alla loro scelta.
Grillo: “Questo Parlamento è incostituzionale, non serve a nulla” - "Il Parlamento potrebbe chiudere domani, nessuno se ne accorgerebbe. E' un simulacro, un monumento ai caduti, la tomba maleodorante della Seconda Repubblica. O lo seppelliamo o lo rifondiamo" attacca dal suo blog il leader di M5S. E ancora: "Camera e Senato sono diventati un luogo di nominati che approvano le leggi del Governo. Non servono a nulla. Il Parlamento è incostituzionale in quanto il Porcellum è
incostituzionale. Ora pretende di cambiare la Costituzione su dettatura di pdl e pdmenoelle? Follia". Il post di Grillo ha come titolo La scatola di tonno è vuota, in riferimento alle sue parole prima delle elezioni: "Lo apriremo come una scatola".
Boldrini: "Grillo offensivo, colpisce la democrazia" - Alle parole di Grillo replica la presidente della Camera Laura Boldrini: "Le dichiarazioni di Beppe Grillo, scomposte e offensive, tendono di nuovo a colpire il Parlamento e quindi la democrazia. Sono dannose per il paese, per la sua immagine all'estero, per chi lavora a rinnovare le istituzioni rendendole più sobrie, efficaci e trasparenti e per gli stessi deputati del gruppo M5S". I parlamentari grillini, continua Boldrini, in realtà "sono presenti con grande impegno nell'attività della Camera. Grillo si ostina a chiudere gli occhi sui cambiamenti in corso: la riforma del regolamento della Camera, avviata nelle prime settimane della legislatura, porterà proprio a ridare centralità all'attività parlamentare, limitando il ricorso ai decreti legge, rafforzando il ruolo delle commissioni e dando un
iter certo e rapido alle proposte di legge di iniziativa popolare, fin qui troppo spesso ignorate. Lanciare invettive è facile. Cambiare le cose lo è meno, ma alla Camera, anche senza l'apprezzamento di Grillo, ci stiamo provando."
All'origine della scelta di Labriola e Furnari il caso Ilva - La conferma del passaggio di Labriola e Furnari al Gruppo Misto è arrivata dal sito di Montecitorio. Il gruppo M5s alla Camera scende così a 107 aderenti mentre quello del Senato è di 53 aderenti. "Tra le cause di questa scelta meditata a lungo e, comunque, dolorosa, c'è una questione di cuore: l'Ilva, i suoi drammi e il coinvolgimento della nostra Taranto a cui il MoVimento ha voltato le spalle” spiegano in una lettera pubblicata sui loro profili Facebook i due deputati. Ma dietro quella che definiscono una “sofferta decisione” c’è anche un malessere interno al Movimento. “In questi mesi ci sono state alcune decisioni calate dall'alto che di fatto hanno spezzato quel legame di fiducia che ci legava ad un sogno oramai trasformatosi in altro".
“Le idee del Movimento continueranno a vivere con noi nel Gruppo Misto” - Labriola e Furnari spiegano i dissapori nel M5S. "Il Movimento ha rappresentato un sogno meraviglioso, noi siamo orgogliosi di credere in tutto questo; mentre l'istituzione in cui si è trasformato è a nostro avviso incapace di sopravvivere alla disorganizzazione imperante al suo interno”. Ma assicurano: “Le idee del MoVimento continueranno a vivere con noi nel Gruppo Misto, resta inteso che rimarremo fedeli alle promesse elettorali, votando in linea con il programma che abbiamo condiviso".
M5S attacca: “Ora liberi di tenersi i soldi” - Nella nota ufficiale del M5S, che ha pubblicato anche Roberta Lombardi sulla sua pagina Facebook, i due deputati vengono duramente attaccati: “Auguri a Vincenza Labriola e Alessandro Furnari di buon lavoro, con l'auspicio che riescano a concretizzare molti efficaci progetti di legge: nel Movimento 5 Stelle non sono infatti riusciti a proporne neppure uno, oltre ad aver apposto le loro firme a progetti altrui, siglando appena un paio di interrogazioni in due, in tre mesi di lavoro”. E ancora: “Siamo certi che al gruppo misto lavoreranno molto meglio, anche considerando che saranno finalmente liberi di disporre di tutto il denaro spettante senza dover più adempiere agli impegni presi con il codice di comportamento e col "fastidioso" Beppe Grillo. Argomento, questo, che hanno molto a cuore e su cui si concentra la loro "dissidenza".
Giarrusso: “Io autosospeso dalla Giunta, non dal gruppo” - Sempre dal M5S arriva anche la precisazione del senatore Michele Giarrusso, che ieri si è autosospeso (per poi ripensarci dopo 4 ore) dalla Giunta per le elezioni e le immunità del Senato come segno di protesta nei confronti del capogruppo a Palazzo Madama Vito Crimi "reo" di non aver votato per la presidenza della Giunta a causa di un ritardo (VIDEO). "Ritenendo impossibile la prosecuzione libera da condizionamenti, del mio impegno nella Giunta per le elezioni e le Immunità del Senato, ho scelto di autosospendermi. Mi sono autosospeso dalla Giunta e non, come hanno scritto alcuni giornali, dal Movimento. Non ho mai, anche per un solo momento, pensato di lasciare il gruppo” precisa su Facebook. "Ho cercato invece di avviare una riflessione interna, che porti a verificare se negli errori che sono stati commessi in questi mesi, vi siano solo goffaggine, inesperienza e non qualcosa di molto più grave".
Intanto, due grillini eletti in Puglia hanno lasciato il M5S alla Camera e sono passati al Gruppo misto. Si tratta di Vincenza Labriola e Alessandro Furnari.
Dura la reazione del M5S che, in una nota ufficiale, dice: “Ora sono liberi di tenersi i soldi”. Sulla stessa scia anche le polemiche in Rete. Solidarietà è stata espressa invece dal presidente del Gruppo Misto alla Camera ai due ex grillini, a cui ha dato il benvenuto, per gli attacchi subiti in seguito alla loro scelta.
Grillo: “Questo Parlamento è incostituzionale, non serve a nulla” - "Il Parlamento potrebbe chiudere domani, nessuno se ne accorgerebbe. E' un simulacro, un monumento ai caduti, la tomba maleodorante della Seconda Repubblica. O lo seppelliamo o lo rifondiamo" attacca dal suo blog il leader di M5S. E ancora: "Camera e Senato sono diventati un luogo di nominati che approvano le leggi del Governo. Non servono a nulla. Il Parlamento è incostituzionale in quanto il Porcellum è
incostituzionale. Ora pretende di cambiare la Costituzione su dettatura di pdl e pdmenoelle? Follia". Il post di Grillo ha come titolo La scatola di tonno è vuota, in riferimento alle sue parole prima delle elezioni: "Lo apriremo come una scatola".
Boldrini: "Grillo offensivo, colpisce la democrazia" - Alle parole di Grillo replica la presidente della Camera Laura Boldrini: "Le dichiarazioni di Beppe Grillo, scomposte e offensive, tendono di nuovo a colpire il Parlamento e quindi la democrazia. Sono dannose per il paese, per la sua immagine all'estero, per chi lavora a rinnovare le istituzioni rendendole più sobrie, efficaci e trasparenti e per gli stessi deputati del gruppo M5S". I parlamentari grillini, continua Boldrini, in realtà "sono presenti con grande impegno nell'attività della Camera. Grillo si ostina a chiudere gli occhi sui cambiamenti in corso: la riforma del regolamento della Camera, avviata nelle prime settimane della legislatura, porterà proprio a ridare centralità all'attività parlamentare, limitando il ricorso ai decreti legge, rafforzando il ruolo delle commissioni e dando un
iter certo e rapido alle proposte di legge di iniziativa popolare, fin qui troppo spesso ignorate. Lanciare invettive è facile. Cambiare le cose lo è meno, ma alla Camera, anche senza l'apprezzamento di Grillo, ci stiamo provando."
All'origine della scelta di Labriola e Furnari il caso Ilva - La conferma del passaggio di Labriola e Furnari al Gruppo Misto è arrivata dal sito di Montecitorio. Il gruppo M5s alla Camera scende così a 107 aderenti mentre quello del Senato è di 53 aderenti. "Tra le cause di questa scelta meditata a lungo e, comunque, dolorosa, c'è una questione di cuore: l'Ilva, i suoi drammi e il coinvolgimento della nostra Taranto a cui il MoVimento ha voltato le spalle” spiegano in una lettera pubblicata sui loro profili Facebook i due deputati. Ma dietro quella che definiscono una “sofferta decisione” c’è anche un malessere interno al Movimento. “In questi mesi ci sono state alcune decisioni calate dall'alto che di fatto hanno spezzato quel legame di fiducia che ci legava ad un sogno oramai trasformatosi in altro".
“Le idee del Movimento continueranno a vivere con noi nel Gruppo Misto” - Labriola e Furnari spiegano i dissapori nel M5S. "Il Movimento ha rappresentato un sogno meraviglioso, noi siamo orgogliosi di credere in tutto questo; mentre l'istituzione in cui si è trasformato è a nostro avviso incapace di sopravvivere alla disorganizzazione imperante al suo interno”. Ma assicurano: “Le idee del MoVimento continueranno a vivere con noi nel Gruppo Misto, resta inteso che rimarremo fedeli alle promesse elettorali, votando in linea con il programma che abbiamo condiviso".
M5S attacca: “Ora liberi di tenersi i soldi” - Nella nota ufficiale del M5S, che ha pubblicato anche Roberta Lombardi sulla sua pagina Facebook, i due deputati vengono duramente attaccati: “Auguri a Vincenza Labriola e Alessandro Furnari di buon lavoro, con l'auspicio che riescano a concretizzare molti efficaci progetti di legge: nel Movimento 5 Stelle non sono infatti riusciti a proporne neppure uno, oltre ad aver apposto le loro firme a progetti altrui, siglando appena un paio di interrogazioni in due, in tre mesi di lavoro”. E ancora: “Siamo certi che al gruppo misto lavoreranno molto meglio, anche considerando che saranno finalmente liberi di disporre di tutto il denaro spettante senza dover più adempiere agli impegni presi con il codice di comportamento e col "fastidioso" Beppe Grillo. Argomento, questo, che hanno molto a cuore e su cui si concentra la loro "dissidenza".
Giarrusso: “Io autosospeso dalla Giunta, non dal gruppo” - Sempre dal M5S arriva anche la precisazione del senatore Michele Giarrusso, che ieri si è autosospeso (per poi ripensarci dopo 4 ore) dalla Giunta per le elezioni e le immunità del Senato come segno di protesta nei confronti del capogruppo a Palazzo Madama Vito Crimi "reo" di non aver votato per la presidenza della Giunta a causa di un ritardo (VIDEO). "Ritenendo impossibile la prosecuzione libera da condizionamenti, del mio impegno nella Giunta per le elezioni e le Immunità del Senato, ho scelto di autosospendermi. Mi sono autosospeso dalla Giunta e non, come hanno scritto alcuni giornali, dal Movimento. Non ho mai, anche per un solo momento, pensato di lasciare il gruppo” precisa su Facebook. "Ho cercato invece di avviare una riflessione interna, che porti a verificare se negli errori che sono stati commessi in questi mesi, vi siano solo goffaggine, inesperienza e non qualcosa di molto più grave".