Ballottaggi e primo turno in Sicilia: 210 Comuni al voto

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Domenica 9 e lunedì 10 giugno circa sei milioni di italiani sono chiamati a scegliere il sindaco. Secondo turno per 68 città (tra cui 11 capoluoghi). Occhi puntati su Roma per la sfida Alemanno-Marino. Nell’isola urne aperte in 142 Comuni

Sono circa sei milioni gli italiani che, domenica 9 e lunedì 10 giugno, sono chiamati alle urne per eleggere il proprio sindaco. In quelle date, infatti, si vota sia in Sicilia per il primo turno delle amministrative 2013 sia nel resto d’Italia per i ballottaggi. In tutto, i Comuni al voto sono 210. I seggi saranno aperti domenica dalle 8 alle 22 e lunedì dalle 7 alle 15 (a Pergine Valsugana, unico Comune del Trentino-Alto Adige al ballottaggio, si vota solo domenica 9). Gli scrutini inizieranno lunedì 10 giugno, subito dopo la chiusura dei seggi.

Sicilia al voto, sfida in 4 grandi città. In Sicilia i Comuni che scelgono il sindaco sono 142. Si vota con la novità della doppia preferenza di genere, introdotta con una legge approvata dall'Assemblea regionale siciliana. I capoluoghi di provincia al voto sono Catania, Messina, Ragusa e Siracusa: il centrosinistra tenterà di strapparli al centrodestra ma, dopo il boom delle Regionali, dovrà fare i conti con il Movimento 5 Stelle. A Catania i candidati alla poltrona di primo cittadino sono sei, tra i quali c’è il sindaco uscente di centrodestra, Raffaele Stancanelli, e l’ex sindaco appoggiato dal centrosinistra, Enzo Bianco. In corsa per il M5S c’è una donna: Lidia Adorno. Anche a Messina e Ragusa gli aspiranti sindaco sono sei. Otto, invece, a Siracusa. Gli eventuali ballottaggi si terranno il 23 e 24 giugno.

Ballottaggi in 68 Comuni. Dopo il primo turno del 26 e 27 maggio, nel resto d’Italia si torna a votare in 68 Comuni. Gli elettori chiamati ad esprimersi sono oltre 4 milioni e mezzo. Per il ballottaggio si sceglie tra i due candidati sindaco che hanno ottenuto, al primo turno, il maggior numero di voti. Possono votare solo le persone che hanno maturato il diritto di elettorato entro domenica 26 maggio 2013. Anche chi non ha votato al primo turno può farlo al secondo.

Undici capoluoghi al voto. Occhi puntati su Roma - Urne aperte per i ballottaggi anche in due capoluoghi di regione (Roma e Ancona) e in nove capoluoghi di provincia (Avellino, Barletta, Brescia, Iglesias, Imperia, Lodi, Siena, Treviso e Viterbo). In queste undici grandi città è il centrosinistra ad arrivare in vantaggio al secondo turno. In nessuno dei capoluoghi il M5S è arrivato al ballottaggio. Occhi puntati sulla Capitale: il candidato del centrosinistra, Ignazio Marino, ha conquistato al primo turno il 42,6% delle preferenze; il sindaco uscente del centrodestra, Gianni Alemanno, si è fermato al 30,3% (guarda il confronto tra i due a SkyTG24).

Pericolo astensione. Gli appelli dell’ultimo minuto dei politici di tutti gli schieramenti sono inviti ad andare a votare. Dopo la grande astensione del primo turno, si teme un ulteriore calo. Le statistiche, infatti, registrano ormai da tempo un crollo di elettori ai ballottaggi. Per il secondo turno delle Comunali del 2008, ad esempio, ci fu un calo di 13,5 punti percentuali di presenze (62,5% rispetto a 76). In quel caso, però, il ballottaggio coincideva con il ponte per la festa della Liberazione.

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