Brunetta: "Imu non si pagherà più o cade il governo"

Politica

Il capogruppo del Pdl a Montecitorio, ospite de L'Intervista di Maria Latella, giudica così l'operato dell'esecutivo: "Un voto? 7+". E sulla presidente della Camera Boldrini: "Da lei nessun sostegno dopo Brescia. Non la perdono"

"L'Imu sulla prima casa non si pagherà più. La riforma sarà su tutta la tassazione degli immobili. Altrimenti cadrà il governo". Lo ha ribadito il capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta ospite de L’Intervista di Maria Latella, in onda su SkyTG24 domenica 19 maggio (in replica alle 16.35 e 21.35). L'intervista (qui il video integrale) è stata l'occasione per discutere della sospensione della rata dell'Imu di giugno, della riforma del sistema delle intercettazioni, del rifinanziamento della Cig, ma anche della tenuta di questo esecutivo. Un governo, quello guidato da Enrico Letta, a cui Brunetta dà oggi come voto "7+". 

"Epifani ha sbagliato tutto" - "Letta? Ce l'aveva con Epifani". Così Brunetta commenta le dichiarazioni del presidente del Consiglio Enrico Letta a la Repubblica, che ha detto che "bisogna finirla con questa logica assurda per cui Berlusconi vince sempre e il Pd perde sempre". Il capogruppo Pdl alla Camera ha continuato criticando il neosegretario del Pd: "Epifani sta sbagliando tutto. E' invidioso dell'azione del governo. Doveva essere contento che il primo atto del governo fosse quello di un intervento sull'Imu e invece ha fatto lui opposizione all'esecutivo".

M5S, Brunetta: "Non vedo nulla di particolarmente apprezzabile in loro" - Commentando la possibilità che il M5S appoggi alcuni interventi del governo, Brunetta ha detto: "Se qualcuno vuole aggiungersi, sulla base delle linee d'azione di governo, alla maggioranza di governo ben venga. Comunque non vedo nulla di particolarmente apprezzabile nel M5S" .

"Il Pd ha dimostrato di non essere affidabile, aridateci il Pci"
- Il capogruppo del Pdl ha poi osservato che "la riforma della giustizia, non si può fare perché i partiti della maggioranza la pensano molto diversamente uno dall'altro. Altra cosa è se al Senato Pd Sel e M5S si mettono insieme per votare l'ineleggibilità di Berlusconi." Una cosa che Brunetta non sembra escludere. "Il Pd ci ha abituato a comportamenti anomali, ha fatto fuori Marini, ha fatto fuori Prodi con 101 franchi tiratori. Durante l'elezione di Nitto Palma otto senatori su otto non hanno ottemperato alle indicazioni di partito. Per il passato il Pd è recidivo e inaffidabile, speriamo non lo sia nel futuro. Siamo di fronte a un partito che non è più un partito. Aridateci il Pci".

"Dalla Boldrini nessun sostegno dopo Brescia, non la perdono" - Nell'intervista, Brunetta è tornato anche sul suo attacco alla presidente della Camera Laura Boldrini, ribadendo la sua posizione. “Ho reagito a una sua afasia. Il fatto che la Boldrini non abbia condannato i teppisti di Sel che mi impedivano di manifestare a Brescia l'ho trovato grave e di questo non la perdono”.

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