Zanda: "Berlusconi ineleggibile". Insorge il Pdl

Politica

Il capogruppo Pd al Senato boccia anche l'ipotesi di nomina a senatore a vita per il Cavaliere. M5S d'accordo: "Pronti a votare la sua ineleggibilità". Il Pdl: "Mina sul governo Letta, così tutti a casa". L'Anm: "Attacchi a toghe? Serviva reazione corale"

Ieri le intercettazioni e i rapporti con la magistratura, oggi la posizione personale di Silvio Berlusconi al Senato. Proseguono le fibrillazioni all'interno della maggioranza e soprattutto tra i suoi principali componenti, Partito Democratico e Popolo della Libertà. Ad accendere lo scontro sono le parole del capogruppo al Senato del Pd, Luigi Zanda, affidate al quotidiano Avvenire: "Secondo la legge italiana Silvio Berlusconi, in quanto concessionario, non è eleggibile".

Zanda: "Berlusconi ineleggibile" - "E' ridicolo che l'ineleggibilità colpisca Confalonieri e non lui", afferma Zanda al quotidiano della Cei. E ancora: "In sessantasette anni di Repubblica non è mai stato nominato nessun senatore a vita che abbia condotto la propria vita come l'ha condotta Berlusconi. Non credo che si debba aggiungere altro". E se il capogruppo Pd al Senato dice di non aggiungere altro, sono in molti da parte del Pdl che invece si sentono di commentare.

Polemiche dal Pdl - "Il Pd vuole solo alimentare lo scontro", esclama a stretto giro di posta Sandro Bondi, nella sua veste di coordinatore di tutto il Pdl. "L'arroganza dei toni usata da Zanda contrasta fortemente con il clima di pacificazione che ci siamo imposti", gli fa eco Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato. Poi Renato Brunetta ("accuse irricevibili"), Fabrizio Cicchitto ("Inutile provocazione") ed ancora Daniele Capezzone ("Il Pd è d'accordo con Zanda?"). Non usa giri di parole Renato Schifani, secondo il quale Zanda "non facilita il compito di Letta". Ed è ancora più esplicita la capogruppo Pd al Senato Anna Maria Bernini: "Le affermazioni del senatore riguardo fra l'altro all'ineleggibilità di Silvio Berlusconi e ai criteri di nomina dei senatori a vita sono altrettante mine sul terreno politico in cui agisce il governo Letta".
Per l'ex ministro Altero Matteoli, infine, "se il Pd vota l'ineleggibilità si va tutti a casa".

Crimi: "Pronti a votare ineleggibilità" - Il M5S, invece, appoggia le dichiarazioni di Zanda. E lo fa sapere attraverso il capogruppo al Senato Vito Crimi. "Il Movimento 5 Stelle prende in parola le dichiarazioni del capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda. Siamo pronti a sostenere e votare nelle apposite sedi, l'ineleggibilità del senatore Silvio Berlusconi, così come a contrastare politicamente la sua elezione a senatore a vita". E aggiunge: "La nomina di Berlusconi senatore a vita sarebbe un affronto al Paese e al rispetto delle leggi".

Anm: "Attacchi a toghe? Mancata reazione corale"
- Intanto, dopo gli attacchi di questi giorni da parte del Pdl alla magistratura a seguito delle richieste di condanna per Silvio Berlusconi,  il presidente dell'Anm, Rodolfo Sabelli (già intervenuto a SkyTG24 sull'argomento), ha detto: "Mi sarei aspettato una reazione un po' più compatta, ferma e corale dalla politica e dalle istituzioni".
Quanto al tema delle intercettazioni, tornato di attualità dopo il testo ripresentato dal Pdl, Sabelli ha detto: "Siamo contrari a interventi che tocchino condizioni, modalità e tempi delle intercettazioni". Le toghe, ha aggiunto, "sono contrarie a ogni intervento che depotenzi o renda molto difficile il ricorso a questo strumento".

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