Il Pdl presenta un testo sulle intercettazioni: è scontro

Politica

Il capogruppo in commissione Giustizia, Costa, avanza una proposta di legge che riprende il ddl Alfano. Epifani: "Non è una priorità". Il Csm, dopo le ultime polemiche, chiede il sostegno della Cancellieri. Marina Berlusconi: "Processo Ruby una farsa"

Il Csm chiede il sostegno del ministro della Giustizia, dopo gli ultimi attacchi alla magistratura, il Pdl presenta una proposta di legge sulle intercettazioni e Marina Berlusconi, dalle colonne di Panorama, attacca i pm di Milano. Ad animare il dibattito politico e ad acuire le tensioni è ancora il tema della giusitizia.

Il Csm chiede il sostegno della Cancellieri - Il ministro della Giustizia "faccia sentire il proprio sostegno alla magistratura intera, senza incertezza alcuna e affronti subito i temi reali e le difficoltà che affliggono il sistema giudiziario italiano". Poche parole di un documento approvato dal plenum del Csm, e la tensione sul tema giustizia torna ad alzarsi. A chiedere l'intervento di Annamaria Cancellieri un gruppo di membri del Consiglio che si rifanno alla corrente di Unicost, ma alla fine del dibattito i voti favorevoli sono di più: 19, compreso quello del vicepresidente Michele Vietti. A quest'ultimo i magistrati chiedono di concordare con il guardasigilli un plenum, alla presenza del ministro, "per discutere le attività prioritarie che dovranno essere oggetto di un'agenda di lavoro tra il Csm e il ministero".

Marina Berlusconi: "Processo Ruby farsa che non doveva nemmeno cominciare" - Insomma, le parole pronunciate a Brescia da Silvio Berlusconi hanno lasciato l'ennesimo segno nei difficili rapporti tra toghe e politica. Intanto anche la famiglia Berlusconi torna a farsi sentire tramite un'intervista rilasciata a Panorama da Marina, primogenita del leader del Pdl. Il processo Ruby "è una farsa che non doveva neppure cominciare. Le presunte vittime negano, o addirittura accusano l'accusa. I testimoni dei presunti misfatti non ne sanno nulla. Di prove neppure l'ombra", spiega. Di più: i magistrati, afferma Marina Berlusconi, "hanno lavorato per anni, hanno accumulato lo sproposito di 150mila intercettazioni, hanno raccolto quintali di verbali, hanno vivisezionato in modo morboso e vergognoso la vita di mio padre e tutto per realizzare non un processo, ma una fiction agghiacciante ad uso e consumo di media molto compiacenti. Certi interrogatori, nella loro sconcertante insistenza, facevano pensare ben più al voyeurismo che alla ricerca della verità". Insomma, "finirà tutto in una bolla di sapone, come sempre, ma all'associazione della gogna non importa nulla di come andrà a finire, interessa solo la condanna mediatica".

Il Pdl presenta un testo sulle intercettazioni, è scontro
- Ma è soprattutto il tema delle intercettazioni a rendere particolarmente delicati i rapporti tra Pd e Pdl. Motivo: alla giunta per le autorizzazioni della Camera arriva una richiesta per l'autorizzazione all'ascolto di conversazioni telefoniche di Denis Verdini, Nicola Cosentino e Marcello dell'Utri. Contemporaneamente il capogruppo del Pdl in commissione Giustizia, Enrico Costa, presenta una proposta di legge che riprende il testo Alfano. In altre parole, una forte stretta sull'uso delle intercettazioni. "Il mio testo è identico a quello che era stato presentato dal governo Berlusconi ed e' una scelta politica", spiega intanto, a scanso di equivoci, Costa.
Il tema delle intercettazioni "non è all'ordine del giorno e non sono una priorità né per il Parlamento né per il governo" replica seccamente il segretario del Pd Epifani durante l'Assemblea dei senatori. Netto anche Felice Casson, vicepresidente della stessa commissione giustizia ed esponente del Pd: "Sulle intercettazioni telefoniche il Pdl vuole arrivare allo scontro". "Di proposte di legge ce ne sono molte. A me convincono quelle che affrontano i problemi concreti delle famiglie e delle imprese. Certo la priorità non sono le intercettazioni. Porre ora il tema non è opportuno" commenta anche il capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza.

Prodi: "Tensioni preoccupanti , Letta uomo di intelligenza politica"
- Se ci sarà una ricaduta generale sulla politica o la tenuta del governo è presto per dirlo. Anche se da Bruxelles Romano Prodi, che ieri si è visto con Enrico Letta, fa sapere di considerare "preoccupanti le tensioni di questi giorni". Letta, aggiunge Prodi (VIDEO), "è una persona di saggezza e intelligenza politica: abbiamo lavorato insieme tanto e bene. Il suo compito non è facile, la coalizione è complicata: dovrà esercitare tutto il senso di equilibrio e diplomazia".

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