Letta: "Abbassare le tasse sul lavoro"

Politica

Ospite di Che tempo che fa, il premier affronta il nodo Imu: "Faremo un decreto che sospenderà la rata di giugno". Poi indica le priorità del governo: lotta alla disoccupazione e legge elettorale. E promette: "Niente tagli alla cultura o mi dimetto"

"Non è il governo ideale, né per me, né per gli italiani. Io ho lottato per un governo di centrosinistra, ma la legge elettorale ha creato una situazione di ingovernabilità, di fronte alla situazione in cui ci trovavamo bisognava trovare una via d’uscita". Così Enrico Letta, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, parla del suo esecutivo e invoca la modifica, al più presto del sistema elettorale. "La legge elettorale è da cambiare assolutamente, è una delle priorità di questo governo" dice Letta auspicando che "intanto si abroghi al più presto la legge elettorale che c’è, in modo da tornare perlomeno alla precedente".

A proposito poi del nodo cruciale dell’Imu (Berlusconi è tornato infatti a legare la sopravvivenza stessa del governo alla tassa sulla prima casa) Letta chiarisce: “Su tutti i punti di programma, la base è il discorso sul quale il Parlamento ha dato la fiducia. Nel discorso c’era il tema della casa". "L’Imu va superata così come è stata costruita. Noi faremo un decreto che sospenderà la rata di giugno per mettere in campo un nuovo processo di riforma". “L'Imu non è una cosa di Berlusconi, il suo superamento faceva parte dei programmi di tutti e tre i partiti politici che sostengono il governo. Il Pd aveva il superamento come uno dei piani essenziali. Si va in quella direzione ma i particolari sono da discutere".
Tra i temi più importanti per il premier poi quello di "abbassare le tasse sul lavoro per i neo assunti", "per questo - dice Letta - mi batterò in Europa e in Italia".

Sul tema, profondamente dibattuto, della cittadinanza per i minori nati in Italia da genitori stranieri il premier invece frena: "Questo un tema che io ho nel cuore, sennò non avrei nominato Kyenge ministro. Ma questi temi fuori dal discorso della fiducia ci deve essere un dibattito e non è scontato che si trovi un accordo".

"Nel programma c'è l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti così come la riduzione dei costi della politica" assicura poi Letta, che aggiunge: "Promette che questa volta non ci saranno tagli per la cultura la scuola e la ricerca. Mi prendo l'impegno: se ci saranno dei tagli mi dimetto".

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