Grillo su Mps: "Davide Rossi non sarà l’ultima vittima"

Politica

Il leader M5S torna sul caso e sul suicidio del capo della comunicazione: "Si è buttato o l'hanno buttato?". Attacca la stampa per il silenzio calato e dice: "La Banca va nazionalizzata". Poi annuncia che il Movimento parteciperà alle comunali di Siena

La Banca Monte dei Paschi di Siena deve essere nazionalizzata per mettere fine a una vicenda che ricorda il fallimento del Banco Ambrosiano e in cui David Rossi, il responsabile della comunicazione di cui si sospetta il suicidio, potrebbe non essere l'ultima vittima. E’ il messaggio shock di Beppe Grillo, contenuto in un post dal titolo Il silenzio sul Monte dei Paschi di Siena pubblicato sul suo blog. Un post in cui, sul fronte politico, assicura anche che il Movimento Stelle parteciperà alle elezioni comunali di Siena. Per il leader del Movimento 5 Stelle Mps " ha di fronte a sé il fallimento conclamato o la svendita a qualche istituto di credito europeo (francese?). Mps deve essere nazionalizzata e avviata un’azione di responsabilità per il recupero" dei miliardi sottratti alla banca. Poi attacca la stampa: “Che silenzio c'è su Siena. Da quando, David Rossi, il responsabile della comunicazione si è buttato (lo hanno buttato?) dalla finestra di un ufficio del Monte dei Paschi dopo una lunga telefonata (con chi ha parlato? possibile che non si possa risalire all'interlocutore? o non si voglia?) sulla città è calata una cappa che si taglia con il coltello". "Qualcuno si chiede chi sarà il prossimo, la vox populi senese dà per certo che Rossi non sarà l'ultima vittima".

Nel post Grillo torna sul depauperamento del valore della banca (da lui oggi quantificato in 20 miliardi) sulla quale da mesi è in corso una inchiesta giudiziaria e contro i cui vecchi amministratori la Banca d'Italia ha recentemente deliberato multe per oltre 5 milioni di euro. "Improbabile che questo colossale saccheggio possa essere attribuito a (l'ex presidente Giuseppe) Mussari, una testa di legno che giorno dopo giorno appare sempre più diafano, simile ormai a un fantasma. I poteri che hanno gestito la distruzione del Mps devono essere molteplici", prosegue Grillo che da tempo punta il dito contro i dirigenti locali e nazionali del Pd che hanno avuto influenza nella nomina degli amministratori della Fondazione Mps, primo azionista della banca. Oltre a quelle dei dirigenti del Pd, però, per Grillo ci sarebbero anche "altre responsabilità meno chiare" su cui sta indagando la magistratura.

Per il comico genovese inoltre "la vicenda Mps assomiglia sempre più a quella del fallimento del Banco Ambrosiano in cui c'era di tutto e avvenne di tutto, in una brodaglia che vide coinvolti partiti, mafie, Ior, massoneria. Forse l'Mps ne è la replica, se è così lo scopriremo in un prossimo futuro". Grillo sottolinea infine che il valore di borsa della banca è crollato e che nei giorni scorsi sono stati ritirati alcuni miliardi dai depositi, una fuga che potrebbe a suo avviso diventare inarrestabile e trasformare la banca in un guscio vuoto. In un'intervista a Mf di giovedì scorso, l'AD Fabrizio Viola ha detto, invece, che la raccolta diretta è stata "buona" a gennaio, debole a febbraio a causa delle turbolenze dello scandalo derivati e "molto positiva" a marzo, con la creazione di nuovi depositi e l'emissione di bond.

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