Napolitano: "Riferire il prima possibile". Il leader del Pd: "Mi prendo il tempo necessario, ma sono determinato". Il M5S esclude qualsiasi appoggio. Berlusconi: "Senza di noi nessuna maggioranza possibile"
Un discorso lucido, articolato, un intervento non di prassi. Giorgio Napolitano affida al leader del Pd Pier Luigi Bersani il pre-incarico e indica la via: serve una maggioranza alla Camera e al Senato, certezze sui numeri, è necessaria una verifica sulla maggioranza (VIDEO). Se ci saranno margini compatibili allora arriverebbe - forse mercoledì 27 - il via libera del Colle, altrimenti ci sarebbero nuove consultazioni e un incarico ad una 'figura terza'. Qualora Bersani riuscisse nel tentativo, il giuramento potrebbe essere in tempi brevi, entro la prossima settimana, visto che il Presidente della Repubblica, pur premettendo che "non ci sono lungaggini", ha chiesto che si "arrivi presto" ad un esecutivo.
Il discorso integrale di Napolitano
Lo schema di Bersani - Nel Pd c'è chi ritiene che Bersani potrebbe prendersi qualche altro giorno in più prima di portare la lista dei ministri al Quirinale, che punterebbe ad accorciare la sfasatura dei tempi tra il suo incarico e le elezioni del prossimo presidente della Repubblica. "Mi prendo il tempo necessario, è una situazione difficile", ha spiegato il segretario di Largo del Nazareno (VIDEO). Lo schema di Bersani prevede un dialogo con il Pdl sulle riforme, ma al momento per il governo si cerca una sponda con montiani e leghisti e magari qualche grillino. L'obiettivo è superare lo scoglio della fiducia.
Le consultazioni cominceranno sabato a Montecitorio con la convocazione delle parti sociali. Lunedì sarà la volta dei partiti. Subito dopo l'incontro Napolitano, c'è invece stato il colloquio con il presidente del Senato Pietro Grasso che ha fatto seguito a quello con Laura Boldrini.
Berlusconi: "Salto nel buio se Bersani insiste su strada sbagliata" - Intanto, Berlusconi ribadisce: "E' un salto nel buio se Bersani insiste su strada sbagliata". E aggiunge:"Senza di noi non c'è maggioranza" (VIDEO). La partita che più interessa al Cavaliere è quella sulla presidenza della Repubblica: sul prossimo inquilino del Colle ci sarebbe una rosa di nomi (circolano i nomi di Amato e Onida), anche se Bersani è stato chiaro nel ribadire che a sceglierlo non sarà certo il Pdl. Per ora, invece, è cauta la Lega: "Decideremo insieme al Pdl", dice Maroni.
Complicate le larghe intese - Napolitano ha evidenziato la difficoltà di arrivare a larghe intese, visto "le profonde divisioni tra Pd e Pdl". Dalle consultazioni, ha sottolineato la prima carica dello Stato, "ho tratto il senso di una larga condivisione, diverse sono state le indicazioni per risolvere la crisi di governo e aprire la discussione in Parlamento". Altro messaggio: "La stabilità istituzionale è importante quanto quella finanziaria, serve "un governo operante nella pienezza dei suoi poteri per assicurare vitalità e fecondità del nuovo Parlamento", un esecutivo "che potrebbe concludersi anche in ambiti più ristretti".
Bersani per ora tiene la barra dritta e potrebbe ampliare anche il suo programma di 8 punti per arrivare a ampie convergenze: "Accetto con la massima determinazione ed equilibrio", le sue prime parole, "nell'incontrare le forze politiche cercherò di andarci con le idee piuttosto chiare: con poche parole ma con delle intenzioni precise sui percorsi di riforma. E ci andrò, però, naturalmente, con delle mie idee".
Il discorso integrale di Pier Luigi Bersani
Sabato l'incontro con le parti sociali, lunedì i partiti - Per creare consenso intorno alla sua proposta di governo, Bersani punta a convincere anche il paese. Per questo sabato vedrà le parti sociali, dai sindacati a Confindustria fino alle associazioni di volontariato, con l'obiettivo di fissare le priorità, che per il leader Pd è il lavoro e l'urgenza di rilanciare l'economia. E l'apertura alle energie del paese è la cifra del governo che il premier incaricato ha in mente nel caso in cui il pre-incarico diventasse un incarico. Un 'dream team', o governo 'all stars', proprio per strizzare l'occhio ai grillini, che replichi lo schema Grasso-Boldrini. Un esecutivo formato da una ventina di personalità, con pochi leader politici e personalità che parlano al paese, da don Ciotti a Stefano Rodotà, dall'ex rettore Maria Chiara Carrozza a Salvatore Settis. Un ruolo cruciale per Bersani deve avere il ministro dello 'Sviluppo sostenibile' con un surplus di deleghe per l'economia reale e nel Pd non mancano le figure come l'ex direttore generale di Confindustria, ora deputato Pd, Giampaolo Galli, e l'economia Carlo Dell'Aringa.
Occorrerà capire quando e se il segretario del Pd incontrerà i leader degli altri partiti. Nei giorni scorsi, per esempio, fonti di 'scelta civica' avevano fatto sapere che Monti è 'blindato', scottato dalla partita sulla presidenza del Senato, avrebbe deciso che a 'trattare' ora ci andranno i capigruppo. "Un sostegno che non è scontato", come avverte ai microfoni di SkyTG24, il capogruppo al Senato di Lista Civica, Mario Mauro (VIDEO).
M5S chiude a Bersani - E l'incarico di Napolitano a Pier Luigi Bersani non smuove il M5S che resta sulle proprie posizioni dicendo no alla fiducia a qualsiasi governo. Sia politico che tecnico, se portato avanti da "questi partiti". Beppe Grillo, però, si mostra disincantato e non sembra credere alle elezioni anticipate: "Alla fine ci sarà un accordo. Quella che fanno Pd e Pdl è solo una manfrina" assicura in un'intervista, sempre ad una Tv straniera, questa volta turca. E la linea del No alla fiducia ad un qualsiasi esecutivo sorretto dai vecchi partiti è ripetuto dai capigruppo del movimento alla Camera e al Senato, Roberta Lombardi ("nessuna fiducia a Bersani") e Vito Crimi. E ribadito con nettezza dal secondo dei due, per non lasciare spazio ad interpretazioni fuorvianti di una sua dichiarazione in cui invita il Pd a rinunciare ai rimborsi elettorali. "Faccia questo gesto e poi ne riparliamo" aveva detto il capogruppo al Senato facendo immaginare un gesto di apertura.
Nulla di tutto questo. Il Movimento non vuole compromettersi con nessun partito
Beppe Grillo per ora chiude e non avrebbe intenzione di incontrare Bersani, spiegano fonti di M5S.
Il discorso integrale di Napolitano
Lo schema di Bersani - Nel Pd c'è chi ritiene che Bersani potrebbe prendersi qualche altro giorno in più prima di portare la lista dei ministri al Quirinale, che punterebbe ad accorciare la sfasatura dei tempi tra il suo incarico e le elezioni del prossimo presidente della Repubblica. "Mi prendo il tempo necessario, è una situazione difficile", ha spiegato il segretario di Largo del Nazareno (VIDEO). Lo schema di Bersani prevede un dialogo con il Pdl sulle riforme, ma al momento per il governo si cerca una sponda con montiani e leghisti e magari qualche grillino. L'obiettivo è superare lo scoglio della fiducia.
Le consultazioni cominceranno sabato a Montecitorio con la convocazione delle parti sociali. Lunedì sarà la volta dei partiti. Subito dopo l'incontro Napolitano, c'è invece stato il colloquio con il presidente del Senato Pietro Grasso che ha fatto seguito a quello con Laura Boldrini.
Berlusconi: "Salto nel buio se Bersani insiste su strada sbagliata" - Intanto, Berlusconi ribadisce: "E' un salto nel buio se Bersani insiste su strada sbagliata". E aggiunge:"Senza di noi non c'è maggioranza" (VIDEO). La partita che più interessa al Cavaliere è quella sulla presidenza della Repubblica: sul prossimo inquilino del Colle ci sarebbe una rosa di nomi (circolano i nomi di Amato e Onida), anche se Bersani è stato chiaro nel ribadire che a sceglierlo non sarà certo il Pdl. Per ora, invece, è cauta la Lega: "Decideremo insieme al Pdl", dice Maroni.
Complicate le larghe intese - Napolitano ha evidenziato la difficoltà di arrivare a larghe intese, visto "le profonde divisioni tra Pd e Pdl". Dalle consultazioni, ha sottolineato la prima carica dello Stato, "ho tratto il senso di una larga condivisione, diverse sono state le indicazioni per risolvere la crisi di governo e aprire la discussione in Parlamento". Altro messaggio: "La stabilità istituzionale è importante quanto quella finanziaria, serve "un governo operante nella pienezza dei suoi poteri per assicurare vitalità e fecondità del nuovo Parlamento", un esecutivo "che potrebbe concludersi anche in ambiti più ristretti".
Bersani per ora tiene la barra dritta e potrebbe ampliare anche il suo programma di 8 punti per arrivare a ampie convergenze: "Accetto con la massima determinazione ed equilibrio", le sue prime parole, "nell'incontrare le forze politiche cercherò di andarci con le idee piuttosto chiare: con poche parole ma con delle intenzioni precise sui percorsi di riforma. E ci andrò, però, naturalmente, con delle mie idee".
Il discorso integrale di Pier Luigi Bersani
Sabato l'incontro con le parti sociali, lunedì i partiti - Per creare consenso intorno alla sua proposta di governo, Bersani punta a convincere anche il paese. Per questo sabato vedrà le parti sociali, dai sindacati a Confindustria fino alle associazioni di volontariato, con l'obiettivo di fissare le priorità, che per il leader Pd è il lavoro e l'urgenza di rilanciare l'economia. E l'apertura alle energie del paese è la cifra del governo che il premier incaricato ha in mente nel caso in cui il pre-incarico diventasse un incarico. Un 'dream team', o governo 'all stars', proprio per strizzare l'occhio ai grillini, che replichi lo schema Grasso-Boldrini. Un esecutivo formato da una ventina di personalità, con pochi leader politici e personalità che parlano al paese, da don Ciotti a Stefano Rodotà, dall'ex rettore Maria Chiara Carrozza a Salvatore Settis. Un ruolo cruciale per Bersani deve avere il ministro dello 'Sviluppo sostenibile' con un surplus di deleghe per l'economia reale e nel Pd non mancano le figure come l'ex direttore generale di Confindustria, ora deputato Pd, Giampaolo Galli, e l'economia Carlo Dell'Aringa.
Occorrerà capire quando e se il segretario del Pd incontrerà i leader degli altri partiti. Nei giorni scorsi, per esempio, fonti di 'scelta civica' avevano fatto sapere che Monti è 'blindato', scottato dalla partita sulla presidenza del Senato, avrebbe deciso che a 'trattare' ora ci andranno i capigruppo. "Un sostegno che non è scontato", come avverte ai microfoni di SkyTG24, il capogruppo al Senato di Lista Civica, Mario Mauro (VIDEO).
M5S chiude a Bersani - E l'incarico di Napolitano a Pier Luigi Bersani non smuove il M5S che resta sulle proprie posizioni dicendo no alla fiducia a qualsiasi governo. Sia politico che tecnico, se portato avanti da "questi partiti". Beppe Grillo, però, si mostra disincantato e non sembra credere alle elezioni anticipate: "Alla fine ci sarà un accordo. Quella che fanno Pd e Pdl è solo una manfrina" assicura in un'intervista, sempre ad una Tv straniera, questa volta turca. E la linea del No alla fiducia ad un qualsiasi esecutivo sorretto dai vecchi partiti è ripetuto dai capigruppo del movimento alla Camera e al Senato, Roberta Lombardi ("nessuna fiducia a Bersani") e Vito Crimi. E ribadito con nettezza dal secondo dei due, per non lasciare spazio ad interpretazioni fuorvianti di una sua dichiarazione in cui invita il Pd a rinunciare ai rimborsi elettorali. "Faccia questo gesto e poi ne riparliamo" aveva detto il capogruppo al Senato facendo immaginare un gesto di apertura.
Nulla di tutto questo. Il Movimento non vuole compromettersi con nessun partito
Beppe Grillo per ora chiude e non avrebbe intenzione di incontrare Bersani, spiegano fonti di M5S.