Il nuovo Parlamento su Twitter: #ÈUnPiacere, no #ÈUnDovere

Politica
A sinistra: Tweet con l'hashtag #ÈUnPiacere lanciato nella mattinata da Beppe Grillo. A destra, il contro-hashtag #ÈUnDovere
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L'hashtag lanciato nella mattinata da Beppe Grillo è diventato uno dei più popolari nella giornata di avvio della XVII Legislatura. A seguire, è arrivata la risposta con un altro hashtag, ripreso anche da esponenti del Pd

Beppe Grillo l'aveva promesso prima del boom elettorale: "Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere". E proprio in occasione del primo giorno di Camera e Senato per i 109 deputati e 54 senatori del Movimento 5 stelle, il comico genovese ha lanciato l'hashtag è #ÈUnPiacere su Twitter.



Durante la mattinata l'hashtag ha subito scalato la classifica dei trending topic su Twitter, aggregando i commenti di molti utenti vicini al Movimento 5 Stelle per cui la giornata rappresenta un momento "storico".



In molti spiegano che il "piacere" consiste nel "sentirsi finalmente rappresentati" e conoscere chi c'è dietro a ogni eletto.





Man mano che #ÈUnPiacere scalava la classifica degli argomenti più discussi, ha però iniziato a farsi largo il contro-hashtag #ÈUnDovere, che prova invece a richiamare l'attenzione sul senso di responsabilità per chi è stato eletto.





C'è chi ricorda di rispettare il voto di tutti gli italiani (e, quindi, anche chi non ha votato M5S) e chi chiede di pensare all'emergenza lavoro.





Anche Tommaso Giuntella, uno dei giovani coordinatori scelto da Bersani per le primarie, ha rilanciato il contro-hashtag, così come la direttrice di YouDem Chiara Geloni.




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