Il Partito democratico risponde alla sfida lanciata dal sindaco di Firenze, che ha chiesto di inserire l’abolizione dei fondi destinati alle forze politiche nel programma approvato alla Direzione nazionale. Puppato: "Un blog con M5S per trovare l'intesa"
"Chi ha seguito i lavori della Direzione nazionale del Pd sa bene che il tema del finanziamento ai partiti è ben compreso negli otto punti approvati all'unanimità". Così il Pd risponde in una nota alla sfida lanciata da Matteo Renzi che, intervistato da Fabio Fazio a Che Tempo che fa, ha chiesto di eliminare il finanziamento pubblico ai partiti.
“Siamo intenzionati e pronti a rivedere - ribadisce il Pd - il finanziamento ai partiti, dentro a norme che riguardino anche essenziali garanzie di trasparenza e di democrazia nella loro vita interna. In una democrazia costituzionale una formazione politica che si presenta alle elezioni per governare dovrà pur dare qualche garanzia democratica. O forse è questo un tema meno rilevante rispetto a quello dei finanziamenti?".
In un'intervista a Repubblica (RASSEGNA STAMPA), il responsabile economico del Pd Stefano Fassina, aveva così commentato la sfida di Renzi: "Renzi mi pare davvero particolare! Da una parte dice che non bisogna inseguire Grillo e poi fa sue le proposte di Grillo". E ancora: "Il finanziamento pubblico ai partiti è un cardine della qualità della democrazia, così da consentire anche a chi non è miliardario di fare politica. Ovviamente va fatta una legge sullo statuto dei partiti, in modo da consentire trasparenza, controlli, certezza nell'utilizzo delle risorse".
Intanto, sul fronte della ricerca di un accordo con il Movimento 5 Stelle,la neo senatrice Laura Puppato - in un'intervista al Corriere del Veneto - propone una fiducia "a tempo, per un anno", non necessariamente sugli 8 punti indicati di Bersani, ed un blog gestito assieme in rete, Democratici e Movimento 5 Stelle, per trovare l'intesa che faccia partire il governo
“Siamo intenzionati e pronti a rivedere - ribadisce il Pd - il finanziamento ai partiti, dentro a norme che riguardino anche essenziali garanzie di trasparenza e di democrazia nella loro vita interna. In una democrazia costituzionale una formazione politica che si presenta alle elezioni per governare dovrà pur dare qualche garanzia democratica. O forse è questo un tema meno rilevante rispetto a quello dei finanziamenti?".
In un'intervista a Repubblica (RASSEGNA STAMPA), il responsabile economico del Pd Stefano Fassina, aveva così commentato la sfida di Renzi: "Renzi mi pare davvero particolare! Da una parte dice che non bisogna inseguire Grillo e poi fa sue le proposte di Grillo". E ancora: "Il finanziamento pubblico ai partiti è un cardine della qualità della democrazia, così da consentire anche a chi non è miliardario di fare politica. Ovviamente va fatta una legge sullo statuto dei partiti, in modo da consentire trasparenza, controlli, certezza nell'utilizzo delle risorse".
Intanto, sul fronte della ricerca di un accordo con il Movimento 5 Stelle,la neo senatrice Laura Puppato - in un'intervista al Corriere del Veneto - propone una fiducia "a tempo, per un anno", non necessariamente sugli 8 punti indicati di Bersani, ed un blog gestito assieme in rete, Democratici e Movimento 5 Stelle, per trovare l'intesa che faccia partire il governo