Unipol, Berlusconi condannato. Polemiche sulla giustizia

Politica

L'ira Pdl dopo la sentenza. "Vogliono farmi fuori con una raffica di verdetti", avrebbe detto, secondo Repubblica, il Cavaliere . Il Giornale, che aveva pubblicato l'intercettazione al centro dello scandalo: "Follie giudiziarie". Riprende il processo Ruby

Fa discutere la condanna ad un anno di Silvio Berlusconi per concorso in rivelazione di segreto ufficio nella vicenda dei nastri Unipol. L'ex premier parla di "persecuzione"; il Pdl accusa: è la prima volta che si ha una condanna per questo reato. Oggi, venerdì 8 marzo, prosegue il processo Ruby, per il quale l'ex premier ha presentato un certificato medico. Intanto la sentenza Unipol occupa le prime pagine di tutti i quotidiani (guarda la rassegna stampa nel  video in alto).

Repubblica, Berlusconi: "Vogliono farmi fuori con una raffica di verdetti" - La notizia è l'apertura di Repubblica. "Vogliono farmi fuori con una raffica di verdetti", titola il quotidiano in un retroscena che prova a ricostruire la reazione del leader Pdl alla sentenza di Milano. "Passerò alla storia giudiziaria dell'Italia come l'unico che è stato condannato per una telefonata pubblicata sui giornali...", avrebbe detto il Cavaliere a tutti quelli che venerdì 8 lo hanno incontrato.

L'Unità: "Il nastro della vergogna" -
"Il nastro della vergogna" è il titolo di apertura dell'Unità. Il giornale ricostruisce anche la storia dell'intercettazione rivendicando il merito di aver contribuito ad avviare le indagini: "Dopo la pubblicazione su l'Unità di quell'incontro a Arcore il 24 dicembre - si legge - partì l'inchiesta. Favata si presentò in redazione nel 2009.

Il Giornale: "Follie giudiziarie" -
All'attacco i giornali vicini al centrodestra. "I pm fanno pagare a noi la banca della sinistra" è il titolo de Il Giornale, il quotidiano su cui la telefonata oggetto dell'inchiesta è stata pubblicata e il cui editore, Paolo Berlusconi, è stato condannato a 2 anni e 3 mesi. Libero parla invece di "carognata". "Per la prima volta in Italia - scrive il giornale diretto da Maurizio Belpietro, all'epoca dei fatti alla guida de Il Giornale - abbiamo un condannato per violazione del segreto istruttorio: Berlusconi. E' stato giudicato colpevole di aver ascoltato la celebre intercettazione di Fassino: 'Abbiamo una banca'. E l'inchiesta sui legami tra finanza e compagni di cui faceva parte quel nastro? Archiviata o prescritta".

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