Fassina: "Anche con nuove elezioni Bersani resta candidato"

Politica

A SkyTG24 parla il responsabile economia e lavoro del Partito democratico: "Bisogna dare al segretario la possibilità di offrire una prospettiva di governo”. Ma “se non ci sono le condizioni, si torni al voto". L'INTERVISTA INTEGRALE

"Si deve consentire a Bersani, che è arrivato primo alle elezioni", di cercare di fare un governo. "Se poi, non ci sono le condizioni, bisogna tornare rapidissimamente al voto". Questa l'analisi del risultato elettorale (Camera - Senato - Regionali - le mappe elettorali) di Stefano Fassina, responsabile economia e lavoro della Segreteria nazionale del Pd. Ospite de L'intervista di Maria Latella (in replica alle  16.05 e alle 21.35, l'intervista integrale), Fassina afferma la propria contrarietà a un futuro governo tecnico (VIDEO).


Fassina: consentire a Bersani di offrire una prospettiva di governo -  "L'agenda Monti è stata sonoramente bocciata dagli elettori - afferma -  E sarebbe grave tornare a un governo tecnico". Non resta che "partire dal risultato elettorale e dal messaggio che gli elettori hanno mandato al Paese: riduzione dei costi della politica e bocciatura della politica di austerità" ribadisce l'esponente Pd. Che poi rilancia la segreteria di partito: "Anche con nuove elezioni - dichiara - Bersani resta candidato".

Riduzione dei costi della politica e conflitto di interessi - Sono in tutto 5 i punti che il Pd mette in cima all'agenda politica sulla quale chiede il consenso: "1) dimezzamento del numero dei parlamentari; 2) riduzione dei costi della politica; 3) risoluzione del conflitto di interessi; 4) modifiche della legge elettorale; 5) risoluzione dell'emergenza economica partendo, ad esempio, dalla cancellazione dell'aumento dell'Iva previsto per luglio".  Sul caso Mps, infine, Fassina invita la magistratura ad andare avanti.

Mps: Mps, Grillo vedrà che il Pd non c'entra -  La magistratura "vada avanti fino in fondo. E tutti coloro che hanno delle responsabilità paghino. Grillo si accorgerà che le responsabilità del Partito democratico non ci sono, le scelte sono state fatte dal management" della banca. L'economista Stefano Fassina, ha poi sottolineato: "Noi siamo, come è avvenuto in altri passaggi, sopravvissuti rispetto ad altre offensive e sopravviveremo anche a questa".
Riguardo i rapporti tra l'ex sindaco di Siena, deputato del Pd, Franco Ceccuzzi e l'ex presidente di Mps, Giuseppe Mussari, Fassina ha ribadito di non sapere "cosa si dicessero". "Ricordo però che Ceccuzzi - ha sottolineato ancora Fassina - è stato quello che ha  contribuito con le sue scelte, pagate con la sua posizione" e le dimissioni da sindaco, "a rompere il circuito chiuso a Siena" a "fare arrivare" in Mps "un management esterni che hanno contribuito all'indagine che la magistratura sta portando avanti, mentre altri hanno tentato di bloccare questo tentativo di rottura".

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