Napolitano: "Non c'è un'Italia allo sbando"

Politica

Il capo dello Stato in Germania respinge i timori dopo il voto: "Non c'è rischio di contagio, perché per contagiare deve esserci una malattia. A Roma c'è un governo che onorerà tutti gli impegni". Kerry (Usa): "Fiduciosi nel vostro Paese"

"Non c'è un'Italia allo sbando. Esiste un governo. Non c'è rischio di un contagio perché, per contagiare, uno deve avere una malattia". A dirlo da Berlino è Giorgio Napolitano, nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente tedesco Joachim Gauck. Il presidente della Repubblica ha quindi aggiunto che "l'Italia non può non seguire la grande strada europea e quindi assumersi le proprie responsabilità e fare la sua parte di sacrifici", spiegando che "c'è un governo che rimane in  carica fino al giuramento del nuovo esecutivo e il governo Monti  rappresenterà l'Italia al Consiglio europeo di metà marzo, prendendosi tutte le responsabilità necessarie in continuità con la sua politica e consultando le forze politiche uscite dal voto". Riguardo al risultato elettorale uscito dalle urne il 24 e 25 febbraio, il capo dello Stato (che ha incassato in giornata i complimenti di Beppe Grillo) ha spiegato che "si è espresso liberamente il popolo, questa è la legge della  democrazia, dobbiamo confrontarci rispettando la volontà degli elettori".

Parole di Steinbrueck spiacevole incidente
- Spazio poi alle parole di Peer Steinbrueck, leader della Spd, secondo cui in Italia avevano vinto due clown. Napolitano dice che "ognuno è libero di pensare dentro di sé quello che vuole, ma quando si parla di cose che riguardano libere elezioni di un paese amico, bisogna essere molto ponderati nei giudizi e non deve mai venire meno una regola di discrezione e rispetto".  "E' stato uno spiacevole imprevisto", ha aggiunto Napolitano.

Gauck: "Germania non teme rischi dall'Italia" - Pieno appoggio a Napolitano arriva poi da parte del presidente tedesco Gauck, secondo cui in Germania non si pensa "affatto che l'Europa sia alla fine dei suoi giorni, anzi ci troviamo in una fase di dibattito e siamo in grado di comprendere e di vedere le potenzialità che possono essere espresse dall'Italia e come tedeschi non dobbiamo dire che stiamo temendo il rischio di un contagio". Riguardo invece alle dichiarazioni di Steinbrueck, Gauck le ha liquidate con queste parole: "La sua espressione si commenta da sé", prima di aggiungere che "Come tedeschi non dobbiamo dire che stiamo temendo il rischio di un contagio in Europa".

Merkel: "Fiducia in forze politiche italiane" - In seguito Napolitano ha incontrato anche la canceliera Angela Merkel, la quale ha espresso nuovamente la propria fiducia nella responsabilitàdelle forze politiche che devono formare un nuovo governo in Italia, augurando a Napolitano "di avere successo nell'adempimento del suo ruolo in questo processo" post-elettorale.

Kerry: "Quasi tutti in Italia volevano riforme e cambiamenti" -
Ma nella mattinata di giovedì 28 gennaio parla anche il segretario di Stato americano John Kerry, che nel corso della conferenza stampa al termine del vertice di Villa Madama sulla Siria, dice che "quasi tutti in Italia volevano riforme e cambiamenti".
"Sono personalmente molto fiducioso sulla capacità ed il desiderio dell'Italia"di trovare una soluzione dopo i risultati elettorali perché l'Italia è "una forte democrazia". Lo ha detto il segretario di Stato Usa, John Kerry.

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