Femen, matite copiative, schede dimenticate. Le curiosità

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Hanno fotografato il voto dentro al seggio; dimenticato sotto la pioggia scatoloni destinati alle sezioni elettorali; temuto che il proprio voto potesse essere cancellato. Tutte le stranezze delle elezioni

Rimarrà a lungo l’immagine delle Femen che contestano a seno nudo Silvio Berlusconi nel seggio elettorale di via Scrosati, a Milano, al grido di “basta Berlusconi”. Durante il sit-in di domenica 24 febbraio, sono state portate con la forza in Questura dai Carabinieri. Ma se qualcuno pensava all’episodio come l’unico elemento di colore delle elezioni 2013 (LO SPECIALE) si sbagliava di grosso. Durante i due giorni di voto gli episodi, le stranezze non sono mancate.

Schede elettorali sotto la pioggia - A Roma, qualche incauto addetto ai lavori ha lasciato sei pacchi di schede elettorali all’aria aperta, durante la notte di sabato 23 febbraio. Un forte temporale le ha inzuppate rendendole completamente inutilizzabili. In un’altra sezione del litorale romano il seggio ha aperto con oltre un’ora di ritardo a causa della mancanza di due cassette elettorali.

I "fotografi del voto" - Le disavventure non sono mancate neanche per i “fotografi elettorali”. Un 39enne torinese è stato “pizzicato” a fotografare la propria scheda elettorale per il Senato ed è stato subito denunciato. Si trovava nel seggio di via Monginevro: il presidente della sezione, accortosi dell’irregolarità, ha chiamato i Carabinieri che hanno sequestrato la scheda e il telefonino. Nel seggio di Bottegone, a Pistoia, una donna si è fatta scoprire a causa del click del suo telefonino. Interrogata dai militari ha risposto che voleva conservare un ricordo di questa tornata elettorale. Il voto è stato invalidato e la signora è stata allontanata.

La matita copiativa - Queste elezioni verranno ricordate anche per la psicosi della “matita bagnata”. Durante la giornata di domenica 24 febbraio si era diffusa la convinzione che il segno delle matite copiative si potesse cancellare. Sui social network è partito un tam-tam che invitava gli elettori a leccarle prima di votare. Solo in tal modo, sosteneva il candidato Cinque Stelle Matteo Dell’Osso, che per primo ha diffuso la notizia, il tratto del voto poteva considerarsi indelebile.
Matita "protagonista" anche del voto di Beppe Grillo. Per errore, il fondatore del M5S, dopo aver votato, ha messo la matita in tasca anziché riconsegnarla al presidente di seggio. E' poi tornato indietro e l'ha riconsegnata a uno dei carabinieri a presidio del seggio.

A Montelapiano, il più piccolo comune d’Abruzzo, in provincia di Chieti, il vincitore assoluto al Senato è stato Bruno Tabacci. L’assessore al Bilancio del Comune di Milano ha ottenuto 16 voti su 46 disponibili, che equivalgono al 34,7 per cento delle preferenze. Il paesino conta 77 abitanti residenti. Alla Camera invece ha vinto l’Udc raccogliendo 22 voti su 53 schede valide. Il Movimento 5 Stelle è stato il secondo partito con 9 voti, ossia il 16,9 per cento delle preferenze.

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