Grillo: "Fra sei mesi si rivota e faremo il botto"

Politica
Il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, durante la tappa del suo "Tsunami Tour"' a Firenze, 25 gennaio

Il leader del Movimento 5 Stelle: "Restando così la situazione, torniamo alle urne in autunno". E promette: vogliamo "mettere i politici a dieta" per aiutare le piccole imprese. Mps? "E' il più grande scandalo finanziario della storia della Repubblica"

"E' solo questione di tempo: se non facciamo il botto subito, lo facciamo in autunno. Restando così la situazione, torniamo alle urne fra sei mesi". Parola di Beppe Grillo, che in un'intervista al Secolo XIX annuncia di voler "mettere i politici a dieta" per aiutare le piccole imprese. "Lo abbiamo già fatto in Sicilia - dice il leader del Movimento 5 Stelle - dove i 15 deputati dell'M5S si sono decurtati lo stipendio del 70% e con la parte restituita finanziano la piccolissima impresa siciliana". Quanto alla possibile reazione della mafia, "la crisi ha cancellato il voto di scambio. Ti danno il lavoro, ma lo stipendio devi mettercelo tu".

Sulle prime cose da fare, nel programma dell'M5S "abbiamo 20 punti tra cui il reddito di cittadinanza, la pensione massima a 5mila euro lordi, una sola rete televisiva di Stato senza pubblicità e senza partiti, l'obbligo del Parlamento di discutere le leggi popolari, l'introduzione dei referendum propositivi senza quorum", spiega Grillo, che sulla fiscalità ha gli economisti genovesi Uckmar e Marongiu che stanno ultimando una serie di proposte. I soldi per rilanciare il Paese non verranno solo dalle grandi opere, ma "anche dai 3 miliardi dei rimborsi elettorali, dal miliardo dei contributi pubblici all'editoria, dai vitalizi, dai doppi incarichi, dai 98 miliardi di evasione delle slot machine, dai 2,2 miliardi della Tav", dichiara Grillo.

In merito all'evasione, "non credo c'entrino i piccoli imprenditori, io guarderei di più alle banche e ai partiti", afferma Grillo. "Il Pd poteva far cadere il governo Berlusconi sullo scudo fiscale e ha disertato l'aula. Poi succede lo scandalo Monte Paschi e capisci che ci sono dentro fino al collo". Quello di Mps "è il più grande scandalo finanziario della storia della Repubblica", prosegue il leader dell'M5S, che chiede "una commissione d'inchiesta che indaghi sui vertici del Pd, sia toscano sia nazionale, dal 1995 ad oggi, e che indaghi sui controllori, Banca d'Italia e Consob".

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