Regionali, Pannella appoggerà Francesco Storace in Lazio

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Il leader dei radicali annuncia di accettare l'invito del candidato della Destra, che si dice molto soddisfatto. Nicola Zingaretti, appoggiato dal centrosinistra, parla di "accordo di convenzienza un po' triste". Giulia Bongiorno candidata per il centro

Accordo raggiunto nel Lazio tra i Radicali di Marco Pannella e Francesco Storace, candidato della Destra alla guida della regione. "Accogliamo la proposta, l'invito,  di Storace anche come risposta per un minimo di rivolta morale contro  i comportamenti vergognosi che hanno ingannato e tagliato fuori i  Radicali" ha annunciato il leader radicale alla radio del partito, aggiungendo che si tratta di un "accordo tecnico". Radio Radicale ha rimandato anche in onda il discorso di Pannella alla riunione del partito in cui si è arrivati a questa decisione. Durante la riunione, secondo indiscrezioni, si sarebbe arrivati a uno scontro con una componente guidata da Emma Bonino (candidata per il centrosinistra contro Renata Polverini nel 2010).

Pannella: "Non sono in imbarazzo, neanche verso l'elettorato" - "Non ho nessun problema, sono molto felice e ringrazio sinceramente Storace - ha detto Pannella - Ha rubato? E' stato un pessimo amministratore? Io ho l'impressione che anche Er pecora non si è fatto una lira: la loro è una clientela sottoproletaria e popolare,  non di altra natura". Pannella ha proseguito: "Ho detto a Storace che si faccia una vera provocazione: un grande comizio pubblico insieme perché credo  che la forza sarebbe in continità con i nostri comizi di piazza  Navona, con le nostre visite per andare a trovare Concutelli a Rebibbia". "Non mi trovo in imbarazzo, neanche verso l'elettorato" ha spiegato il leader radicale, al quale Storace ha chiesto la presenza in lista dei consiglieri radicali uscenti come 'controllori' dei conti pubblici regionali: "Nulla di più liberale".

Storace: "Mi fa molto piacere" - Ha accolto positivamente la notizia Francesco Storace, secondo cui con i radicali "c'è la volontà di fare l'intesa e quindi nelle prossime ore ci ragioneremo anche nei dettagli. Mi farà molto piacere se si arriverà davvero all'intesa". In questo modo, i radicali "avranno la possibilità di accedere con meno voti di quelli che sarebbero serviti e potranno controllare meglio chi governerà la Regione, anche se fossi io. Con un'intesa come questa, c'è un valore di democrazia, libertà e rappresentanza che entrano in campo. E' quello che non ha capito Zingaretti".

Zingaretti: "Accordo di convenziena un po' triste"
- Dure invece le reazioni dal Pd romano, il cui segretario Marco Miccoli in una nota scrive che "siamo in presenza di un accordo  politico e di potere, altro che accordo tecnico. Quello tra i radicali di Pannella e l'oscurantista Francesco Storace è un'intesa contro natura". Critico anche Nicola Zingaretti, che parla di un "accordo di convenzienza un po' triste. una scelta politica dovrebbe essere di coerenza e non di potere".

Giulia Bongiorno candidata per il centro
- In giornata ha annunciato la propria candidatura anche Giulia Bongiorno, che sarà sostenuta da Futuro e Libertà e dall'Udc.  "Se avessi dovuto scegliere sulla base della razionalità non mi sarei candidata - ha spiegato Bongiorno - perché so che sarà una battaglia durissima". Nell'agenda della Bongiorno, anche alla luce dell'inchiesta sullo scandalo della gestione dei fondi destinati ai gruppi consiliari del Pdl e dell'Idv, le parole chiave saranno due: legalità e battaglia alla corruzione. "La Regione Lazio è in ginocchio per il disinteresse totale per la legalità e perché i soldi pubblici sono stati considerati privati. Non mi sento in grado di giudicare nessuno ma credo ci siano state responsabilità politiche".

Sandro Ruotolo candidato per Ingroia - Anche Rivoluzione Civile, la lista di Antonio Ingroia, ha trovato il suo candidato da presentare per la corsa alla regione Lazio. Sarà Sandro Ruotolo, il giornalista televisivo da semrpe al fianco di Michele Santoro a sfidare Zingaretti, Storace e la Bongiorno.

Formigoni: "Sarò candidato al Senato" - In Lombardia intanto Roberto Formigoni ha annunciato via Twitter di aver sciolto la riserva e di aver accettato la candidatura al senato con il Pdl.  "Sarò candidato per il Pdl al Senato in Lombardia - ha scritto il governatore uscente -, nella testa di lista con Silvio Berlusconi".  La decisione arriva dopo giorni di riflessione. Intervistato da Lilli Gruber a 'Otto e mezzo', Formigoni aveva confermato "l'offerta" del Pdl, ma anche sostenuto di essere "tentato di tornare a fare politica senza una carica istituzionale".


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