Dopo le polemiche per l'esposto presentato contro Renzi, il segretario Pd dice di non temere l'affluenza: "Voglio però che si capisca che le regole vengono prima del consenso". Il sindaco di Firenze: "Allucinante avvelenare il clima adesso"
“Questa leggenda metropolitana per cui avrei paura della partecipazione andrà smentita: ho vinto ovunque nelle grandi città. E' un'accusa ridicola". A dirlo a RepubblicaTv è Pier Luigi Bersani, a poche ore dal secondo turno delle primarie del centrosinistra, che vede il segretario del Pd sfidare Matto Renzi. "Voglio che si capisca, al prossimo giro, che le regole vengono prima del consenso", ha detto Bersani dopo le polemiche legate al ricorso presentato da lui e dagli altri candidati al primo turno contro il sindaco di Firenze per una pubblicità apparsa sui quotidiani in cui si invitava a partecipare al secondo turno.
"Le ho volute io queste primarie – aggiunge Bersani Ma di cosa stiamo parlando? Io potevo essere il candidato del Pd senza tutta questa cosa. Ho forse paura che i tre milioni diventino quattro.
Bersani ha poi assicurato che la donazione di 98mila euro, ricevuta 5 anni fa dalla famiglia Riva, proprietaria dell'Ilva, non ha condizionato la sua azione politica o di governo. "Ho ricevuto contributi elettorali del 2007 ai sensi di legge e sono stati spesi ai sensi di legge", ha spiegato il segretario del Pd. "Se c'è qualcuno che pensa, o che vuole insinuare che sia venuto meno ai miei doveri, non ha che da dirlo: io lo querelo e vediamo se la cosa è vera", ha avvertito Bersani.
E mentre il comitato dei garanti con Luigi Berlinguer nota che "non si può non rilevare che l'uso di paginate ha introdotto una apprezzabile anomalia nella campagna elettorale" e annuncia che a breve arriverà una "formale delibera", la replica di Renzi non si fa attendere.
Quella delle regole delle primarie violate "è una barzelletta che non fa ridere”, dice il sindaco di Firenze. "Noi - spiega - abbiamo semplicemente detto che siccome queste regole complicate del ballottaggio permettono fino a stasera alle 20 di poter comunque partecipare al ballottaggio, anche se non hai partecipato al primo turno, mandano una mail, noi abbiamo soltanto messo su un sito per consentire a chi vuole di iscriversi e di poter partecipare al ballottaggio e questa scelta è stata considerata un violazione delle regole".
"Le ho volute io queste primarie – aggiunge Bersani Ma di cosa stiamo parlando? Io potevo essere il candidato del Pd senza tutta questa cosa. Ho forse paura che i tre milioni diventino quattro.
Bersani ha poi assicurato che la donazione di 98mila euro, ricevuta 5 anni fa dalla famiglia Riva, proprietaria dell'Ilva, non ha condizionato la sua azione politica o di governo. "Ho ricevuto contributi elettorali del 2007 ai sensi di legge e sono stati spesi ai sensi di legge", ha spiegato il segretario del Pd. "Se c'è qualcuno che pensa, o che vuole insinuare che sia venuto meno ai miei doveri, non ha che da dirlo: io lo querelo e vediamo se la cosa è vera", ha avvertito Bersani.
E mentre il comitato dei garanti con Luigi Berlinguer nota che "non si può non rilevare che l'uso di paginate ha introdotto una apprezzabile anomalia nella campagna elettorale" e annuncia che a breve arriverà una "formale delibera", la replica di Renzi non si fa attendere.
Quella delle regole delle primarie violate "è una barzelletta che non fa ridere”, dice il sindaco di Firenze. "Noi - spiega - abbiamo semplicemente detto che siccome queste regole complicate del ballottaggio permettono fino a stasera alle 20 di poter comunque partecipare al ballottaggio, anche se non hai partecipato al primo turno, mandano una mail, noi abbiamo soltanto messo su un sito per consentire a chi vuole di iscriversi e di poter partecipare al ballottaggio e questa scelta è stata considerata un violazione delle regole".