Severino a SkyTG24: "Siamo di fronte a nuova Tangentopoli"

Politica
Il ministro della Giustizia Paola Severino

Il ddl anti-corruzione "è irrinunciabile", per contrastare un fenomeno "dilagante e dannosissimo" afferma il Guardasigilli. E assicura che entro le prossime politiche i condannati "con sentenza definitiva" saranno esclusi dalle elezioni

"Io credo che il ddl sulla corruzione sia irrinunciabile. I fatti stanno dimostrando che la corruzione è un fenomeno dilagante e dannosissimo e bisogna combatterla". Così il ministro della Giustizia, Paola Severino, ospite de L'Intervista di Maria Latella su SkyTG24. La legge all'esame del Parlamento, continua il Guardasigilli "mira a prevenire la corruzione e a colpirla con sanzioni efficaci".

E sul tema dell’incandidabilità dei condannati il ministro assicura che questo "era previsto sin dalla stesura originaria del progetto, con una delega perché il governo riempia di contenuti la norma". "Ci siamo impegnati - continua il Guardasigilli - a costruire la norma entro un mese. Alle prossime elezioni non ci saranno candidati condannati con sentenza definitiva".

Sulla vicenda che sta scuotendo la Regione Lombardia: "Lo scambio dei voti mi ha molto colpito e ci impone di essere tutti molto attenti" ha detto il ministro. Mentre sulle possibili di dimissioni di Formigoni: "Non posso rispondere - dice Severino - non conoscendo i fatti e non sapendo se ci sono delle responsabilità politiche".

Per il Guardasigilli, inoltre, i numerosi scandali che hanno travolto la politica italiana, mostrano come siamo di fronte a una "seconda Tangentopoli, che si innesta in un quadro di grande debolezza politica e di grandi bisogni del Paese". "Lucrare sul denaro pubblico mentre si chiedono sacrifici ai cittadini - aggiunge il ministro - è inaudito".

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