La proposta iniziale prevedeva l'affidamenti dei bilanci a società di revisione esterna, ma la Giunta per il regolamento ha dato parere contrario. Pd e Udc si oppongono: le nostre verifiche saranno esterne. Fini: si valuti il dietrofront
I bilanci dei gruppi della Camera saranno controllati e online, ma non vi saranno supervisioni di società esterne. La prima bozza di disciplina presentata alla Giunta per il Regolamento lo scorso 5 luglio prevedeva l'affidamento del controllo sui conti a società di revisione esterne, come succede al Bundestag. L'idea, però, di appaltare all'esterno la sorveglianza su bilanci di fatto interni a Montecitorio ha suscitato perplessità. Così il 12 settembre la Giunta si è riunita di nuovo e ha dato mandato a Gianclaudio Bressa, del Pd, e Antonio Leone, del Pdl, di scrivere una nuova bozza che sarà discussa domani. Il nuovo testo prevede che vi siano controlli interni con la supervisione della Corte dei Conti, la pubblicazione dei bilanci dei gruppi insieme al bilancio della Camera. Pd e Udc hanno già fatto sapere che faranno comunque certificare i bilanci dei propri gruppi parlamentari da una società di revisione esterna.
E nella serata di martedì 18 è intervenuto Gianfranco Fini proponendo un dietrofont: "Sono certo - ha detto il presidente della Camera - che alla luce degli interventi" di oggi in Aula "domani la Giunta per il Regolamento potrà valutare la possibilità di ripristinare il testo iniziale".
E nella serata di martedì 18 è intervenuto Gianfranco Fini proponendo un dietrofont: "Sono certo - ha detto il presidente della Camera - che alla luce degli interventi" di oggi in Aula "domani la Giunta per il Regolamento potrà valutare la possibilità di ripristinare il testo iniziale".