Scuola, Profumo: "Cattedre per concorso, basta graduatorie"

Politica

Il ministro dell'Istruzione annuncia le novità: la priorità è arruolare insegnanti giovani e lo "si può fare solo con i bandi pubblici". Critiche dai sindacati: "Non si può ignorare il problema dei precari"

"Mai più graduatorie. Da adesso in avanti avremo vincitori pari ai posti disponibili. Chi non riuscirà a passare, ci riproverà in primavera e poi ogni due anni avrà un'occasione . Non formeremo più nuove graduatorie, cercheremo solo di svuotare quella esistente che tante frustrazioni ha creato". Così il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, annuncia in un'intervista a Repubblica le novità per la scuola. Parole che arrivano pochi giorni dopo la decisione del governo di dare il via libera a un nuovo bando dopo 13 anni (la rassegna stampa).
"Il governo Monti - spiega Profumo - sa che si esce dalla crisi mettendo al centro scuola, università e ricerca. Io non sto facendo miracoli, sono solo riuscito a ripristinare il turnover dopo anni di blocco: tanti insegnanti vanno in pensione e tanti ne entrano. E ho riattivato un antico modo di reclutare personale che trovo modernissimo: il concorso. Ecco, vorrei lasciare in eredità ai giovani una nuova fiducia nei concorsi di Stato. Quelli che faremo noi saranno puliti e porteranno i vincitori a una cattedra".
Il ministro dà quindi le cifre: "Ventunomila nuovi docenti entrano in classe fra tredici giorni, presi dalle graduatorie storiche. Altri ventiquattromila saranno insediati a settembre 2013, metà dalle graduatorie, metà dal nuovo concorso che stiamo organizzando. Altri diecimila insegnanti in primavera: metà assunti dalle graduatorie, metà con un bando". Per Profumo la priorità è "portare insegnanti giovani nelle scuole" e questo si può fare "solo con i bandi pubblici".
Profumo rivela anche dettagli sul prossimo concorso: "Faremo test di carattere logico-deduttivo, alcuni in lingua inglese, francese, tedesco e spagnolo, e le altre per misurare le competenze informatiche. Dobbiamo avvicinarci all'Europa".
In ambito universitario Profumo aggiunge infine che porterà avanti la questione del prestito d'onore ispirandosi ai paesi asiatici: "negli Stati Uniti i prestiti sono troppo onerosi. Si inizierà a restituire dopo aver trovato lavoro e per cinque stagioni".

Le critiche di Cgil e Cisl: "I precari da anni garantiscono il funzionamento delle scuole" - Ma le parole del ministro non convincono i sindacati, secondo cui è auspicabile e condivisibile l'accesso per concorso (che rimane "lo strumento che garantisce libertà d'insegnamento e un reclutamento trasparente e democratico") ma più spinosa è la questione delle graduatorie perché l'assunzione dei precari deve essere la priorità del Governo e invece rischia di essere lasciata indietro.
"Il ministro Profumo svela qual è il vero obiettivo dei concorsi: cancellare le graduatorie e gettare nella disperazione i precari che da anni garantiscono il funzionamento delle scuole", tuona Mimmo Pantaleo, segretario generale Flc Cgil, "il ministro considera il lavoro una merce che si utilizza quando serve e poi si puo' buttare nel cestino".
E il segretario generale della Cisl, Francesco Scrima aggiunge: il ministro "afferma cose non vere perché le immissioni in ruolo di quest'anno, come quelle del prossimo, sono contenute nel piano di stabilizzazioni triennale stipulato dai sindacati della scuola con il Governo precedente e definito da una legge".

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